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È morto Roberto Maroni, aveva 67 anni

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È morto questa mattina Roberto Maroni. L’ex ministro dell’Interno ed ex segretario della Lega aveva 67 anni. Lo si apprende da fonti del partito. Secondo alcune indiscrezioni l'ex ministro degli Interni si è spento questa notte intorno alle 4 dopo aver combattuto per tanti anni contro una lunga malattia. Recentemente era uscito in libreria il libro scritto a quattro mani proprio dall'ex titolare degli Interni e dal giornalista Carlo Brambilla “Il Viminale esploderà”, un thriller fantapolitico come lui stesso lo ha definito in alcune interviste. Oltre a far parte di vari governi guidati da Silvio Berlusconi, era stato segretario della Lega e governatore della Lombardia.  

La sua carriera politica è stata declinata da incarichi di grandissima responsabilità e di primo piano. È stato tre volte ministro e una volta vicepremier ma anche, come abbiamo ricordato segretario della Lega e governatore della Lombardia. Lo chiamavano il "barbaro sognante". Lui il 12 aprile 1984, quando è nata la Lega a Varese non c'era. Poi scoppiò una lunga storia d'amore politica per il Carroccio. Era il miglior amico, il più fidato, del Senatùr, Umberto Bossi. Da ragazzo voleva studiare filosofia e coltivare la passione per il giornalismo. Poi scelse giurisprudenza e la carriera da avvocato. Entrò nell'ufficio legale dell'Avon ma Bossi lo voleva anima e corpo sulla Lega. Il primo passo è l'incarico di consigliere comunale a Varese nel 1990. Qualche anno più tardi diventò ministro degli Interni.

 

Nell'ambito della Lega secessionista fu anche "primo ministro della Padania" e presidente del Parlamento del Nord. Va ricordato che al Viminale (dove arrivò sulla poltrona di ministro per ben due volte) si conquistò il premio di "miglior ministro degli Interni di sempre". Una consacrazione arrivata anche da sinistra. Nel luglio del 2012 arriva alla guida della Lega. Poi la candidatura alla presidenza della Regione Lombardia. Vittoria e poi l'annuncio qualche anno dopo che non si sarebbe ricandidato. Il 30 settembre 2020, in un'intervista alla "Prealpina", ufficializza la sua candidatura a sindaco di Varese, in vista delle elezioni comunali del 2021. Il 6 giugno 2021, tuttavia, annuncia il ritiro della candidatura per gravi problemi di salute. Questa notte la scomparsa. Lascia un grande vuoto nella politica di questo Paese. La famiglia ha annunciato la sua scomparsa con un messaggio pieno di affetto che sottolinea il carattere battagliero di Maroni: "Questa notte alle 4 il nostro caro Bobo ci ha lasciato. A chi gli chiedeva come stava, anche negli ultimi istanti, ha sempre risposto ’benè. Eri così Bobo, un inguaribile ottimista. Sei stato un grande marito, padre e amico. Chi è amato non conosce morte, perché l’amore è immortalità, o meglio, è sostanza divinà. Ciao Bobo".  Tanti i messaggi di cordoglio dal mondo della politica, tra questi quello del segretario della Lega Matteo Salvini: "Grande segretario, super ministro, ottimo governatore, leghista sempre e per sempre. Buon vento Roberto".

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