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Piantedosi, telefonata Italia-Turchia: Ong, porte chiuse ai migranti

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Un patto che potrebbe cambiare radicalmente le carte in tavola sulla lotta all'immigrazione clandestina. Italia e Turchia unite per mettere un freno agli sbarchi senza sosta che si sono susseguiti negli ultimi anni. E a sottolineare l'intesa tra Roma e Ankara è arrivato un colloquio telefonico tra Matteo Piantedosi e il ministro degli Interni turco Suleyman Soylu. In base a quanto reso noto dal ministero degli Interni di Ankara, al centro del dialogo c’è stato il contrasto all’immigrazione clandestina e collaborazione tra Italia e Turchia su temi relativi la sicurezza e la guardia costiera.

 

I due avrebbero anche parlato delle crescenti relazioni tra i due Paesi e su come incrementare la collaborazione tra il Viminale e Ankara. E l'intesa tra la Turchia e l'Italia sul fronte migranti era già nata al G20 di Bali nel colloquio tra Giorgia Meloni e il presidente turco Erdogan.  Nel corso del colloquio al G20 Meloni ed Erdogan si sono trovati d'accordo nella necessità di lavorare insieme per contrastare la migrazione irregolare e favorire la risoluzione della crisi libica. Inoltre, si legge in una nota, "hanno condiviso l'auspicio di un ulteriore rafforzamento dei rapporti commerciali bilaterali".

 

E ora l'intesa per un presidio sulle coste potrebbe rappresentare quel passo in più sul fronte della lotta all'immigrazione clandestina. Una collaborazione su un tema così determinante per il Mediterraneo che potrebbe avere conseguenze anche sui "flussi" che arrivano con le navi delle Ong. 

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