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Pnrr, Lollobrigida sfida Ue e sinistra: "Fatto in fretta e furia, cambiare non è tabù"

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"Il Pnrr, come abbiamo detto in campagna elettorale, era un piano fatto in fretta e furia per spendere e, a volte, non per farlo bene. In ogni ministero riscontriamo misure fatte per utilizzare i fondi ma non in maniera adeguata". A dirlo a Palermo è stato il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida, che aggiunge: "All'Europa chiediamo, con un confronto attento e nell'interesse di tutti, di avere la possibilità di rimodulare le risorse e i tempi rispetto alle vere domande dei territori e delle imprese. Ed è quello che stiamo provando a fare e credo con qualche risultato positivo". "Modificare il Pnrr - ha sottolineato - era un tabù demagogico solo per la sinistra: finita la campagna elettorale anche loro hanno condiviso la necessità di cambiare quelle misure che non rispondono ai bisogni del territorio".

"L'obiettivo del governo e del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è immaginare un percorso che abbia una visione, i programmi devono parlarsi fra loro con l'obiettivo di concentrare l'uso delle risorse su interventi strategici", commenta da Bari il ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto, che pochi giorni fa aveva lanciato l'allarme sull'impossibilità di utilizzare tutti i fondi europei.  Rispondendo alle domande sulla situazione relativa al Pnrr, ha spiegato: "Da una parte stiamo definendo gli obiettivi al 31 dicembre di quest'anno, dall'altra lavoriamo a una visione strategica di carattere generale sull'intero programma. Siamo anche nella fase conclusiva della programmazione di coesione delle risorse ordinarie 2014-2020 e nella fase di avvio della nuova programmazione".

Fitto ha ricordato che "il Pnrr riguarda tanti ambiti di azione, stiamo facendo un lavoro specifico su tutti i settori. Nei prossimi giorni, nel confronto con la Commissione europea, avremo la possibilità di individuare le soluzioni e immaginare eventuali implementazioni dello stesso programma in base ai nuovi scenari, a partire da quello che è avvenuto a causa dell'invasione della Russia in Ucraina e dell'aumento dei costi dell'energia".

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