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Silvio Berlusconi, "la Meloni lo sa": una frase sibillina

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"Lei lo sa bene". Silvio Berlusconi non vuole fare polemiche con Giorgia Meloni, ma la frase incastonata nell'intervista del leader di Forza Italia al Corriere della Sera è sibillina. Anche perché cade in ore caldissime per il governo, alle prese con una turbolenta trattativa sulla legge finanziaria, con l'opposizione pronta alle barricate e il rischio di un disastroso esercizio provvisorio all'orizzonte. Questione di giorni, forse decisivi per la tenuta stessa della maggioranza. 

La manovra, spiega il premier, è "un primo passo", ma per rilanciare il Paese servono "le riforme strutturali", sulle quali "Forza Italia si batterà, senza fare sconti e considerandosi ancora l'asse centrale della coalizione". Magari con un rapporto più stretto con Matteo Renzi, del quale Berlusconi dice: "L'ho sempre stimato e ho sempre pensato che giochi in una metà campo che non è la sua. Certamente, se lo volesse, potremmo lavorare in sintonia su diversi temi ma gli italiani hanno scelto alle elezioni da chi vogliono essere governati". Nell'intervista, il Cav aggiunge che "della linea politica del mio partito l'unico garante sono io" e auspica che si aggiusti la rotta con "una maggiore condivisione a monte per il futuro" e aspetta magari qualche richiesta di consiglio dalla Meloni: "Lei sa che se le servono miei consigli, sono qui", dice il leader di Forza Italia.

"Il governo di centrodestra ha dovuto affrontare una situazione molto difficile e di conseguenza è rimasto poco per le riforme strutturali che ritengo necessarie. Nonostante questo, alcuni risultati concreti li abbiamo ottenuti", sottolinea Berlusconi. "Avevamo poche settimane per scrivere una manovra e concordarla con l'Europa - aggiunge -. È naturale che ci siano state delle difficoltà. Certo, in futuro alcuni meccanismi decisionali dovranno essere messi a punto meglio, con una condivisione a monte". Con Meloni "ho i contatti che servono, tutte le volte che servono. E non mi permetto di dare consigli a mezzo stampa. Lei sa bene che se dovessero servirle, io sono sempre qui, pronto a darli". Da questo governo Forza Italia si aspetta "molte cose, in 5 anni: la progressiva estensione della Flat tax, una riduzione della pressione fiscale, una riforma della giustizia ispirata a principi garantisti, sulla strada indicata dal ministro Carlo Nordio, un incremento delle pensioni minime di 100 euro all'anno sino a 1.000 euro per tutti al quinto anno della legislatura, la detassazione e la decontribuzione totale delle nuove assunzioni di giovani".

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