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Benzinai, sciopero "congelato". Mossa-Meloni, rumors da Palazzo Chigi

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Lo sciopero dei benzinai è stato congelato, gestori e governo hanno in programma un tavolo tecnico organizzato per martedì 17 gennaio. Colpo di scena sul caso accise, che nelle ultime sta agitando in egual misura il settore dei carburanti, gli automobilisti e pure la maggioranza, con la tensione latente tra Fratelli d'Italia da un lato e Forza Italia e Lega dall'altra. 

Poco prima delle 13 le indiscrezioni di una conferma della serrata. Pochi minuti e arriva la schiarita: "Sciopero congelato". Dopo l'incontro con i distributori in mattinata, infatti, il governo "assicura l'avvio di un confronto con il settore, che inizierà con un tavolo tecnico martedì 17 e prende atto del congelamento dello sciopero e la sospensione del giudizio sul decreto legge in attesa della pubblicazione", riferiscono fonti di Palazzo Chigi. 

"Apprezzato il chiarimento avuto con governo che ripristina una verità inequivocabile: i gestori non hanno alcuna responsabilità per l'aumento dei prezzi, né per le eventuali pretese speculazioni di cui si è parlato", affermano in una nota congiunta Faib, Fegica e Figisc/Anisa al termine dell'incontro con il governo. "Per quello che riguarda le organizzazioni dei benzinai, le polemiche finiscono qui - aggiungono -. Ora è il momento di lavorare seriamente per restituire efficienza e piena legalità alla rete. Già nei prossimi giorni, le organizzazioni dei gestori si rendono disponibili ad affrontare i temi sul tavolo e a individuare strumenti anche normativi utile ad affrontare sia la contingenza che soprattutto la prospettiva. Un percorso che può portare a rivalutare anche lo sciopero proclamato per fine mese, al momento congelato seppure con la riserva per una sua sospensione in funzione dell'esame del testo del decreto una volta emanato". 

Soddisfazione dal fronte Forza Italia, che negli ultimi giorni aveva polemizzato con il mancato taglio delle accise deciso dalla premier Giorgia Meloni. "La modifica del decreto è una buona notizia e rimette in carreggiata una vicenda che rischiava di far finire tutti fuori strada - è il commento di Giorgio Mulè, deputato azzurro e vicepresidente della Camera -. È ora importante che anche le associazioni sindacali dei benzinai, nell'interlocuzione con il governo, diano un segnale di distensione, rinunciando a uno sciopero indetto più per la bufera mediatica che per provvedimenti presi nei loro confronti".
 

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