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Giorgia Meloni, procedura d'urgenza per le modifiche alla Cartabia

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Giorgia Meloni spinge il piede sull'acceleratore. Dopo la cattura di Matteo Messina Denaro, il premier vuole dare un segnale ancora più forte ai mafiosi: anche per loro la pacchia è finita. Infatti il Consiglio dei Ministri nella serata di ieri ha deciso di apportare alcune modifiche alla legge Cartabia per assicurare alla giustizia i criminali delle organizzazione mafiose. 

 

Il provvedimento contiene interventi correttivi alla riforma del processo penale Cartabia, in particolare su una delle questione su cui, dopo l’entrata in vigore della riforma (il 30 dicembre scorso), erano emerse maggiori criticità: i reati procedibili solo a querela di parte. La querela, è la modifica approvata dal Cdm, non è necessaria se c’è l’aggravante mafioso: in questi casi si procede d’ufficio.

 

 

E su Twitter il premier ha usato parole chiare per definire questo cambio di passo importante: "In una settimana aperta dallo storico arresto del più pericoloso mafioso ancora latitante, il Governo propone al Parlamento, con procedura di urgenza, di innalzare il livello di contrasto alla criminalità più pericolosa. Col ddl approvato dal Cdm tutti i reati aggravati da finalità o modalità mafiose sono procedibili d’ufficio e non a querela. Inoltre, per reati che permettono l’arresto in flagranza, vi sono 48 ore di tempo per la presentazione della querela senza che l’arrestato torni in libertà".

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