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Bisignani, l'affondo contro Urbano Cairo: "Dopo la visita a La Russa..."

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Come ogni domenica, ecco piovere l'intervento di Luigi Bisignani sul Tempo. E oggi, domenica 22 gennaio, l'uomo che sussurra ai potenti mette nel mirino Urbano Cairo, editore del Corriere della Sera e de La7. E gli dedica un ritrattone al vetriolo, invitandolo a rassegnarsi al fatto che Giorgia Meloni è al governo e che ci resterà.

"Caro direttore, se prima era la Dc, ora è Giorgia Meloni il bersaglio di certa tv. In primis di La7, degna erede della ben più famosa telekabul degli anni ’80. Deve essersene accorto perfino Urbano Cairo che, reinterpretando in modo creativo il ruolo di editore, tutto controlla anche nei suoi giornali dalle didascalie alle foto, per non parlare, ça vasans dire, della raccolta pubblicitaria, settore in cui effettivamente è degno allievo dei maestri Berlusconi e Dell’Utri, dai quali ha imparato il mestiere dimenticando la riconoscenza", premette Bisignani, partendo in quarta e picchiando durissimo.

Dunque, l'uomo che sussurra ai potenti snocciola un aneddoto interessante in cui si tira in ballo, suo malgrado, Ignazio La Russa: "Chissà se l’altro giorno il grande piccolo Urbano è sceso a Roma per mettere una pezza alla martellante campagna antigovernativa (dalle accise all'immigrazione) dei suoi giornalisti militanti, ben spalleggiati dai gattopardi del Fatto Quotidiano", premette. Il punto, riprende, è che "è stato visto, per l’appunto, che si aggirava un po’ sperduto nei corridoi di Palazzo Madama alla ricerca dell’ufficio del presidente del Senato La Russa, contro il quale la 'corazzata Cairo' ha scatenato un’offensiva in grande stile per impedirgli di fare politica quando non presiede l’Aula".

 

E ancora, sottolinea Bisignani: "La visita sembra abbia dato i suoi frutti e, infatti, solo poche ore dopo Gnazio appariva sorridente su una paginata del Corriere della Sera e poi in una lunga intervista, ospite della trasmissione di Myrta Merlino, brillante pifferaia magica della tv di Cairo". E insomma, l'uomo che sussurra ai potenti sembra chiedersi se questi fatti non sono in correlazione tra loro (e noi ipotizziamo che la sua risposta a questa domanda sia vagamente retorica).

 

Secondo Bisignani, insomma, Cairo starebbe pensando a riposizionarsi, o almeno a moderare alcune delle sue posizioni anti-governative. "Dunque, delle due l’una: o la 'corazzata Cairo' si dà una calmata e si detalkerizza o è da vedere se è opportuno inserire qualche nuovo innesto meno rabbioso". Perché, conclude Bisignani, "con le nuove leve al comando che decideranno i budget pubblicitari" il rischio, soprattutto per La7, è quello di veder sfumare quattrini.

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