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Elezioni 2022, scatta l'indagine della Gdf sul voto all'estero

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Colpo di scena sulle elezioni del 25 settembre scorso: ora indaga la Guardia di Finanza. Secondo alcuni rilievi emersi dagli esposti e dalle indagini sarebbero davvero troppi i centenari che avrebbero votato all'estero alle ultime elezioni Politiche. Numeri che hanno insospettito e sui cui ora è scattata una indagine. Ad occuparsene è la Guardia di finanza che sta lavorando sulla circoscrizione estero dell’America settentrionale e centrale. Un collegio piuttosto ampio che raggruppa 22 Paesi: Antigua e Barbuda, Bahamas, Barbados, Belize, Canada, Costa Rica, Cuba, Dominica, Repubblica Dominicana, El Salvador, Giamaica, Grenada, Guatemala, Haiti, Honduras, Messico, Nicaragua, Panama, Saint Lucia, Saint Vincent e Grenadine, Saint Kitts e Nevis e Stati Uniti d’America. Come spiega Repubblica, l’indagine parte da una denuncia presentata da Andrea di Giuseppe.

 

Di Giuseppe, 58 anni, romano, residente a Miami Beach, è stato eletto alla Camera, in quota Fratelli d’Italia, nel collegio elettorale nord e centro America. Il parlamentare, dopo aver visionato i dati degli aventi diritto dal Ministero degli Interni, ha deciso ad ottobre di depositare un esposto: "Emerge una situazione - si legge nella denuncia - che non è credibile e che dimostra la non attendibilità della lista stessa, fatto che porta ad affermare che il risultato potrebbe essere alterato". E il suo esposto sta trovando già alcuni riscontri nelle indagini portate avanti dalla Guradia di Finanza: "Attendiamo fiduciosi lo sviluppo delle indagini della guardia di finanza e della procura", ha fatto sapere l'avvocato Reboa che sta seguendo il caso insieme al collega Romolo.
 

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