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Feltri, retroscena sulla Moratti: "L'avevo avvisata, questa figura barbina..."

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Il centrosinistra ha perso il Lazio e non è riuscito a conquistare la Lombardia. È quindi andato tutto come previsto, con il centrodestra che ha trionfato senza alcun problema, eleggendo Francesco Rocca da una parte e riconfermando Attilio Fontana dall’altra. L’affluenza è stata ai minimi storici sia in Lombardia che nel Lazio, dove a stento 4 elettori su 10 si sono presentati per votare alle elezioni regionali. 

 

 

Un segnale, quello dell’astensionismo elevato, che indica che soprattutto a sinistra la sconfitta era già scritta: di conseguenza molti hanno preferito rimanere a casa. In Lombardia è andata male anche Letizia Moratti, che nelle proiezioni è indicata attorno al 10 per cento. “Io non sono un politico di professione - ha commentato Vittorio Feltri con un tweet - ma una figura barbina come quella che ha rimediato la mia amica Moratti non l’avrei mai fatta. E pensare che l’avevo avvisata”.

 

 

“La scelta degli elettori è stata chiara e inequivocabile - è la riflessione a caldo di Carlo Calenda - vince la destra ovunque. Il centro e la sinistra non sono mai stati in partita, neanche uniti, neanche nell’ipotetico formato del campo largo. Letizia Moratti è stata coraggiosa e si è spesa moltissimo, ma fuori dal bacino di voti del Terzo Polo non siamo riusciti ad attrarre consensi. Stessa cosa è accaduto a Alessio D’Amato, a cui vanno tutti i nostri ringraziamenti, rispetto al bacino dei voti PD-Terzo Polo. Per quanto riguarda la nostra lista i risultati sono stati particolarmente penalizzati dal meccanismo bipolare delle elezioni regionali e della minor presenza del voto di opinione. La costruzione di un partito unico del centro riformista, liberale e popolare diventa ancora più urgente”.

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