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Elly Schlein contro Meloni, "ha vinto Giorgia": colpo di grazia a sinistra

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Tra Elly Schlein e Giorgia Meloni, nel primo confronto diretto tra le due leader alla Camera, ha vinto la Meloni. Parola non di un commentatore di destra, ma di Carlo Calenda. A molti è sfuggita la reazione a botta calda del leader di Azione e Terzo Polo, non proprio tenero sulla performance della neo segretaria del Pd e sua (presunta) alleata. "Apro i giornali oggi - scrive su Twitter Calenda - e leggo di questo titanico confronto declinato anche in vestiti e borsette (alla faccia del rispetto verso le leadership femminili). È un confronto di vuota retorica (più efficace la Meloni in questo caso)". Vorrebbe essere una stilettata alla premier e leader di Fratelli d'Italia, ma indirettamente è una bordata alla Schlein, perché se i contenuti sono vuoti, almeno sulla forma si sarebbe potuto attendere qualcosa in più.

 

 

 

"Non c’è nulla dicasi nulla da parte della Schlein sulle modalità di realizzazione del salario minimo. Importo, ambito di applicazione, aggiornamento, Partite Iva etc. Nulla", prosegue nella sua spietata analisi Calenda.

 

 

 

"Se continuiamo a valutare i confronti con questa superficialità (sempre in riferimento alle persone e mai alle proposte) non ci stupiamo se poi le leadership si logorano subito. Così la politica diventa una versione del Grande Fratello". La profezia nera sulla Schlein conclude degnamente il giudizio tranchant di Calenda, che poche ore dopo ha raccolto fischi e mugugni all'evento organizzato dalla Cgil al congresso di Rimini, alla presenza di Schlein, Giuseppe Conte e Nicola Fratoianni. Non è un caso.

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