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Fosse Ardeatine, Giorgia Meloni contro la sinistra: "Non sono italiani?"

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Come sempre la sinistra trova fiato per dar vita alle polemiche più impensabili. Anche la commemorazione dell'eccidio delle Fosse Ardeatine è stato un pretesto per attaccare il premier e il governo. Le parole della Meloni sono state chiarissime: "Oggi l'Italia onora le vittime dell'eccidio delle Fosse Ardeatine - ricorda la premier con una nota - Una strage che ha segnato una delle ferite più profonde e dolorose inferte alla nostra comunità nazionale: 335 italiani innocenti massacrati solo perché italiani. Spetta a tutti noi - Istituzioni, società civile, scuola e mondo dell'informazione - ricordare quei martiri e raccontare in particolare alle giovani generazioni cosa è successo in quel terribile 24 marzo 1944. La memoria non sia mai un puro esercizio di stile ma un dovere civico da esercitare ogni giorno".

Un discorso che rappresenta in modo inequivocabile la vicinanza del governo e del Paese. Ma la sinistra ha attaccato la Meloni perché, secondo i professorini di storia con l'eskimo, le vittime delle Fosse Ardeatine non erano solo italiane ma erano antifasciste: "335 martiri in una cava poco lontano dalle case. Non perché italiani ma perché partigiani, politici, ebrei, dissidenti, insieme a tante donne e uomini liberi, uccisi per rappresaglia. La notte più buia della violenza nazifascista - scrive su Twitter Chiara Braga, deputata Pd e segretaria di Presidenza della Camera. Mai più".

Sui social replica anche il segretario nazionale di Sinistra italiana, Nicola Fratoianni, parlamentare dell'Alleanza Verdi Sinistra: "No presidente Meloni: 335 persone non furono trucidate dai nazifascisti alle Fosse Ardeatine solo perché erano italiani. Perché erano italiani ed antifascisti, ebrei, partigiani. Un giorno o l'altro riuscirà a scrivere quella parola? ANTIFASCISTA", attacca e chiede su Twitter. L'eccidio è avvenuto nel 1944 come ritorsione per i fatti di via Rasella e i tedeschi decisero di giustiziare più di 300 italiani.  E a sottolinearlo è la stessa premier: "Li ho definiti italiani, che vuol dire che gli antifascisti non sono italiani? Mi pare un termine onnicomprensivo". storicamente". 

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