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Elly Schlein, volano stracci con Bonaccini: "Mi sento in dovere di farlo"

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Clima teso nel Partito democratico. Dopo i malumori intorno ai capigruppo ancora non pervenuti, Stefano Bonaccini lancia una chiara frecciata ad Elly Schlein: "Elly mi ha rappresentato il suo orientamento sui capigruppo la settimana scorsa e mi sono sentito in dovere di consigliarle subito prudenza. Non perché io creda che spetti a me dare pagelle sui nomi, ma perché penso che coi gruppi parlamentari vada costruito un rapporto positivo: da un lato rispettoso della linea uscita al congresso ma al tempo stesso rispettoso dell’autonomia dei gruppi e degli orientamenti che ci sono".

Per il governatore della Regione Emilia-Romagna, nonché presidente dei dem, "costruire questa sintonia a me non pare così difficile se si fanno i passaggi giusti e non si calano dall’alto proposte chiuse e indiscutibili". Parole che Bonaccini ha pronunciato nella riunione di sabato 25 marzo con i suoi alla vigilia dell’elezione dei capigruppo dem di Camera e Senato. "Dopo il positivo passaggio dell’assemblea nazionale del 12 sarebbe assolutamente auspicabile che anche i prossimi passaggi si svolgessero in un clima di unità e collaborazione - ha proseguito -. È quello che si aspetta la nostra gente ed è un elemento che fa bene all’immagine del Pd, finalmente in campo. Il fatto che si torni a discutere di noi per quello che pensiamo, proponiamo e facciamo anziché per le nostre vicissitudini interne è cruciale".

Da qui l'appello alla neo leader: "Per questa ragione ho chiesto alla Segreteria di preservare lo spirito e le modalità inaugurate all’assemblea nazionale: lì ho detto che non mi sento minoranza e che voglio dare una mano a rafforzare il Pd a tutti i livelli, anche condividendo responsabilità. Dipende da noi ma ovviamente dipende almeno altrettanto dalla Segretaria". 

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