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Marco Furfaro, il nuovo ruolo di mister Schlein: il Pd si schianta?

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Alla fine ce l'ha fatta, Marco Furfaro. Da radio-Pd è partito il tam tam sulle nomine della segreteria che affiancherà Elly Schlein nella gestione del partito, anche a livello mediatico. Dopo aver risolto non senza qualche brivido la grana sui capigruppo alla Camera (Chiara Braga al posto di Debora Serracchiani) e al Senato (Francesco Boccia per Simona Malpezzi), la segretaria in queste ore sta mettendo a punto la "sua" squadra che dovrà contemplare delle posizioni pesanti da assegnare ai suoi fedelissimi e a gli uomini e alle donne di fiducia del suo ex sfidante alle primarie, Stefano Bonaccini

 

 



Secondo un retroscena di Alberto Maggi per Affaritaliani.it, al governatore dell'Emilia Romagna andranno due caselle chiave come la poltrona del responsabile Esteri (al senatore Alessandro Alfieri) e quella delle Attività produttive (Davide Baruffi). Ma contando che a Bonaccini è già andata la carica di presidente, la Schlein potrebbe scegliere come vicesegretari due suoi sostenitori, anche perché c'è da accontentare le tante correnti "pesanti" del Nazareno che l'hanno spinta nella corsa trionfale alla leadership del partito. Elly potrebbe optare per il duplex: Peppe Provenzano, nome di peso del Pd al Sud, e appunto Furfaro, in rampa di lancio anche in tv dove nelle ultime settimane ha rappresentato il volto sbarbato, educato e feroce dello "schleinismo". Fino a gennaio era considerato un po' da tutti una "seconda linea", ora gli hanno dato l'elmetto e guiderà le truppe dem fuori dalla trincea.

 

 

 

"Noi abbiamo da ricostruire gli assetti politici e istituzionali del partito. Le due cose stanno insieme, non sono da prendere a compartimenti stagni", spiega la Schlein, sottolineando il ruolo dei nuovi dirigenti, a partire dai capigruppo. "Noi riusciamo nella missione che abbiamo davanti se riusciamo ad ancorare sempre di più il lavoro nel partito e il lavoro che facciamo dentro a queste Aule. Questo ci consentirà di raccordare meglio anche i nuovi assetti, la segreteria e i gruppi". "Inizieremo un lavoro parlamentare di raccordo con il partito che avrà l'ascolto delle piazze, dei luoghi della protesta, e i luoghi delle sofferenze degli italiani il centro della sua azione", spiega il neo-capogruppo al Senato Boccia, fra i più attivi nel lavoro di costruzione dei nuovi assetti del partito. Lui, assieme alla Braga alla Camera, sono le scelte della segretaria per guidare i gruppi parlamentari. Due scelte annunciate da tempo e confermate anche dopo l'assemblea dell'area Bonaccini che ha portato alla defezione del gruppo dei neoulivisti tra i quali Marco Meloni, Anna Ascani, Enrico Borghi, Matteo Mauri, Ilenia Malavasi

 

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