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Sandra Zampa contro Schlein: "Allora siamo imbecilli? Non sto più zitta"

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"Per dieci anni ho subito logiche spartitorie e correntizie, adesso non ho intenzione di subirle più": Sandra Zampa commenta così la scelta dei nuovi capigruppo del Pd alla Camera e al Senato, Chiara Braga e Francesco Boccia. La dem ha espresso, insomma, un certo malcontento per le scelte della segretaria Elly Schlein. "Sulla decisione per i nuovi capogruppo purtroppo non ho registrato nessun cambiamento - ha detto l'ex sottosegretaria alla Sanità e storica assistente di Romano Prodi al Foglio - è stato brutto leggere i nomi sui giornali, sarebbe stato meglio avere una rosa di tre nomi, votare, alzare le mani, si fa così in democrazia”.

 

 

 

A Sandra Zampa, quindi, non è piaciuta la modalità: ieri l’assemblea dei senatori del Pd, su richiesta della Schlein, ha nominato per acclamazione Boccia nuovo presidente del gruppo dem a palazzo Madama. A esprimere qualche perplessità anche Graziano Delrio. A tal proposito la senatrice ha detto: "Graziano ha parlato meglio di me, io sono romagnola, sono più spigolosa, lui invece ha una leggerezza che a me manca, comunque ha spiegato che pluralismo è anche ascoltare e rendersi conto che dentro il Pd c’è un mucchio di gente che ha delle cose da insegnare, anche se non ha votato per i radicali".

 

 

 

Proprio i radicali preoccuperebbero l'ex sottosegretaria: "Già lunedì all’assemblea con i gruppi di Camera e Senato c’era un’atmosfera che non mi è piaciuta: quando c’era Renzi se non dicevi ‘riformismo’ eri un imbecille, adesso la sensazione è che se non dici di essere ‘radicale’ sei allo stesso modo un imbecille, questo non va affatto bene". Infine, la dem ha spiegato che "la pluralità è ancora una ricchezza, ma lo sarà solo nella misura in cui Elly si sottrarrà al ritorno di logiche spartitorie che io francamente non accetterò mai più di subire in silenzio anche quando si vedono nitidamente le impronte digitali”.

 

 

 

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