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La Russa, sospetti sul Pd: "Senza Meloni non avrebbero votato Schlein"

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Cosa c'è dietro la leadership di Elly Schlein lo rivela Ignazio La Russa. Ospite della presentazione del libro di Pier Ferdinando Casini, C'era una volta la politica, il presidente del Senato spiega che "se non ci fosse stata Giorgia Meloni non avrebbero mai scelto Schlein. Ma lei è brava, è una che crede ai suoi valori, che sono i più lontani dai miei". La Russa non chiude a un faccia a faccia. Anzi, per lui questo "può significare un confronto se riusciremo a superare i pregiudizi, se riusciremo a superare il partito preso, La distanza incolmabile e ideologica, se capiremo che la prima parte della Costituzione è il momento incontrovertibile per oggi per sempre di tutte le forze politiche, allora lo scontro tra centrodestra e centrosinistra finirà per entusiasmare anche gli elettori che torneranno a votare, io me lo auguro".

 

 

Andando controcorrente l'esponente di Fratelli d'Italia ammette di sperare "che ci sia un leader dell'opposizione, non so se sarà La Schlein o sarà Conte, non lo so, sono due leader separati se ce ne sarà uno o se uno sarà più forte dell'altro, ma io sono d'accordo con il sindaco che vuole un centrodestra e un centrosinistra cioè un bipolarismo, cioè la possibilità per gli elettori di scegliere, come è avvenuto a Milano e hanno scelto lui". 

 

 

Tra i desideri di La Russa quello di portare Bergoglio in Aula: "Credo che con l'aiuto anche di Casini, che è stato il presidente della Camera che ha dato la parola a Papa Giovanni Paolo II, una possibilità del genere vada ripercorsa - aggiunge -. Io comunque ne sarei felice se l'attuale Papa potesse seguire le orme dell'unico Papa che è venuto in Parlamento, che io ricordi, sarebbe una cosa bellissima. E credo che l'aiuto di Casini in questo potrebbe essere essenziale".

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