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Ignazio La Russa, gli insulti della Castellina: "Poveraccio, bestialità"

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"Questa volta è un 25 aprile speciale, per la prima volta lo celebriamo con un governo apertamente fascista. E lo dicono loro, non noi": ad attaccare l'esecutivo è Luciana Castellina, presidente onoraria dell’Arci. Intervistata da La Stampa, ha detto: "Ci sono quelli come La Russa che sono dei poveracci e dicono delle bestialità. Meloni è più intelligente, preferisce liquidare il discorso dicendo che sono cose del passato e che è ora di parlare di altro".

 

 

 

Ma non è tutto. Perché la sua invettiva va avanti: "Su La Russa e gli altri dico soltanto: peggio per loro. Mi stupisce, invece, che ci siano giovani che hanno votato per FdI. Vorrei capire che idea hanno del fascismo e dell’antifascismo. Forse abbiamo fatto poco per farglielo capire. Mi chiedo poi come si possa comprendere la differenza tra fascismo e quello che non è fascismo se viviamo in una brutta società che rincorre le armi, non colma le disuguaglianze, non combatte la miseria. Il fascismo si combatte con i contenuti, bisogna essere coerenti". 

 

 

 

Sulle parole di Gianfranco Fini, che ieri su Rai 3 ha invitato la Meloni a evitare divisioni il 25 aprile, la Castellina ha commentato: "Nulla da obiettare sulle parole di Fini. C’è da chiedersi se, quando ha fondato An, pensa di aver fatto abbastanza per far capire ai suoi quello che lui dice". Infine sul giorno della Liberazione ha detto: "Il 25 aprile è divisivo. Non possiamo aspettarci che non sia divisivo finché non ci sarà una riflessione critica e una società antifascista fino in fondo che onori i valori della Resistenza. Siamo più bravi dei fascisti ma non abbastanza".

 

 

 

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