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Landini, crociata per il reddito grillino: "Follia abolirlo"

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Guai toccare il reddito di cittadinanza. Con l'assegno di inclusione che ben presto manderà il sussidio grillino in soffitta, Maurizio Landini protesta. A ridosso del Primo Maggio il leader della Cgil attacca il governo: "Se le notizie domani saranno confermate, l'idea che in un momento in cui aumentano le povertà si taglia il reddito di cittadinanza a noi sembra una follia". Il sindacalista, proprio alla vigilia dell'incontro convocato tra governo e sindacati a Palazzo Chigi, definisce quello di oggi "il momento di investire sul lavoro, sulla solidarietà e soprattutto di andare a prendere i soldi dove sono, dove sono stati fatti i profitti, dove c'è l'evasione fiscale e non continuare a pensare che i lavoratori dipendenti e i pensionati sono i bancomat e pagano anche per quelli che evadono le tasse e che non pagano".

 

 

E per farlo per Landini serve il reddito di cittadinanza. Ma non solo. Il sindacalista tiene a mandare un chiaro messaggio. E lo fa durante la marcia anticamorra a Scafati. "Pensiamo - precisa - che sia nostro dovere essere qui insieme per lanciare un messaggio molto forte di unità ma anche di forza, di chi non ha paura, di chi non si inchina, di chi guarda avanti, in questo senso trasformare i beni confiscati in una possibilità di riconquista della democrazia e di lavoro è doppiamente importante".

 

 

Da qui la richiesta a governo e istituzioni "di fare tutto ciò che è necessario per fare in modo che queste esperienze possano produrre. Perché la vera sconfitta della malavita organizzata è quella di far prevalere la forza dello Stato, dei cittadini, della democrazia".

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