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Lollobrigida, choc in chiesa a Napoli: chi fa irruzione, paura per il ministro

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Attivisti per l’ambiente fanno irruzione nella Chiesa dei Santi Marcellino e Festo, a Napoli, dove si è tenuta ieri la seconda giornata del Festival dello Sviluppo Sostenibile. Nel pomeriggio, tra gli interventi, anche quello in videocollegamento del ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida, preso di mira da un gruppo di manifestanti “armati” di striscioni e cartelli per invocare un impegno verso una «transizione ecologica alimentare».

In pratica rossi travestiti da verdi, come fanno notare vari esponenti di Fratelli d’Italia che subito hanno dato la solidarietà al collega e ministro. Per un’attivista «un ministro che parla di sostituzione etnica e razza italiana» non dovrebbe parlare. «Riteniamo inaccettabile che nei luoghi della formazione possano parlare personaggi come Francesco Lollobrigida. Siamo stanche e stanchi del greenwashing. Siamo stanche e stanchi - queste le tesi degli ambientalisti - di leggere parole come futuro e sostenibile affianco agli istituti bancari che finanziano i combustibili fossili e avvelenano il pianeta». La protesta di Napoli è solo l’ennesima manifestazione di intolleranza e censura nei confronti di un esponente del governo, colpevole di non pensarla come loro.

 

Dai capigruppo Foti e Malan ad Augusta Montaruli e Daniela Santanchè, dal senatore Sergio Rastrelli a Michele Schiano di Visconti, deputato e Commissario della federazione provinciale di Napoli di FdI, coro unanime a difesa del ministro della Sovranità Alimentare.

 

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