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Pd, "al momento è fuori": la frase su De Luca che fa esplodere i dem

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Acque agitatissime nel Pd. Al centro dello scontro tutto interno ci sono i ruoli delle vicepresidenze dei gruppi parlamentari. E in casa Schlein arriva la bomba De Luca. A quanto pare il borsino, in ambienti parlamentari, segna in ribasso le possibilità di una riconferma come vicepresidente dei deputati di Piero De Luca, figlio del governatore della Campania. "Al momento è fuori", spiega un deputato.

Al suo posto entrerebbe Andrea De Maria, bonacciniano, insieme a Valentina Ghio dell’area sinistra Pd. Simona Bonafè va verso la riconferma. Al Senato vengono date in rialzo le quotazioni di Antonio Nicita, lettiano, anche come compensazione della mancata nomina come capogruppo dem in Vigilanza Rai, si dice a palazzo Madama. Potrebbe essere affiancato da Alfredo Bazoli, mentre è certa la riconferma del franceschiniano Franco Mirabelli. Sarebbe però un quadro di vertici del gruppo tutto al maschile. Resta infatti in piedi il nome di Beatrice Lorenzin mentre c’è chi avanza quello di Ylenia Zambito come tesoriera. Oltre ai vicepresidenti del gruppo vengano infatti eletti anche i tesoriere e i segretari d’aula. Una compagine articolata che può consentire di andare incontro sia alle richieste delle varie componenti dem che all’esigenza di parità di genere e magari anche di rappresentanza territoriale. C’è chi fa notare, ad esempio, che se lo schema per la Camera fosse quello De Maria-Bonafè-Lorenzin, il Sud non sarebbe affatto rappresentato. Insomma il Pd resta una polveriera pronta a esplodere.

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