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Andrea Delmastro, la rivelazione: "Caso Cospito? Un mese ho avuto una ischemia"

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Alfredo Cospito? "Ribadisco che è un criminale. Deve rimanere al carcere duro. Nel merito non mi pento di nulla". A tenere il punto con forza e determinazione è il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro - nel corso di un incontro-dibattito organizzato dal quotidiano Il Dubbio al Salone del libro di Torino - torna così sulla questione, spiegando che "nel metodo non credo di svelare un altro segreto d’ufficio nel dirvi che sono sotto procedimento penale. Rispettando tutto ciò che ne consegue, non intendo aprire bocca sul resto". Poi una confessione dolorosa (e inaspettata): "Questa vicenda ha avuto pure ripercussioni sulla mia salute, dato che - rivela il parlamentare FdI - sono stato colpito un mese fa da un’ischemia".

"Su Cospito non chiedo scusa al Pd", ribadisce Delmastro a che guarda al tema del sovraffollamento delle carceri ammonendo che "non può essere un alibi per la depenalizzazione". A proposito dei detenuti tossicodipendenti, il sottosegretario alla Giustizia auspica un "trattamento ad alta intensità sanitaria di disintossicazione. Io sono dipinto come l’anima nera del trattamento in Italia. La pena deve avere una funzione social-punitiva e preventiva", osserva ancora. Infine commenta l'attacco al ministro Roccella: "I contestatori del Ministro La Roccella hanno eloquentemente sintetizzato i tratti del bestiario della galassia contestatrice di sinistra: sciacalli antidemocratici, conigli del dialogo. Non solo hanno violentemente impedito al Ministro di presentare il suo libro, ma hanno preferito la violenza urlatrice alla possibilità offerta, proprio dal Ministro, di discutere e dialogare. Confermano la cifra culturale della estrema sinistra torinese: campioni nella violenza e nella intolleranza culturale, ma conigli del dialogo e del confronto".

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