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Vittorio Feltri, "Schlein scamorza": cosa sta per succedere nel Pd

Vittorio Feltri
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Che fine ha fatto Enrico Letta? Se ne sono perse le tracce dopo che si è dimesso dalla segreteria del Partito Democratico. Nessuno parla più di lui forse perché lo rimpiangono non perché fosse un fulmine di guerra, tanto è vero che nel confronto elettorale con Giorgia Meloni ha subito una clamorosa sconfitta. Tuttavia molti progressisti, la maggioranza, riconoscono all’ex capo di essere una persona seria benché fosse giusto tentare di sostituirlo con qualcuno di nerbo dotato di una visione politica più decisa. Ma il fatto che il suo posto sia stato preso da Elly Schlein ha gettato tutti gli iscritti nel più tetro sconforto.

 

 

 

Alcuni di essi, presi da autentica disperazione, sono fuggiti a gambe levate dal Nazareno e altri minacciano di seguirli nel tentativo di salvarsi dalla confusione regnante da quella parte che per anni aveva tenuto il pallino del potere saldamente in mano, riuscendo a governare male ma senza alimentare la forza dell’allora opposizione di centrodestra. Numerosi compagni e molti dei loro avversari non riescono a capire dove la nuova segretaria sia stata pescata, nessuno, escluso qualche cittadino dell’Emilia, fino a qualche mese fa sapeva della sua fragile esistenza. Evidentemente alle consultazioni preliminari del Pd la giovane donna è stata votata non dai fedelissimi del partito ma da vari passanti illusi di eleggere una specie di Meloni rossa.

 

 

 

Non potevano immaginare di aver scelto una scamorza non una leader. Elly finora ha dimostrato di non avere neanche la cultura generale di Letta e di avere in testa invece di qualche idea solo i luoghi comuni che caratterizzano la sinistra più becera e confusionaria. Ripete come una macchinetta i concetti più diffusi tra i cosiddetti radical chic, banalità che hanno tediato una moltitudine di italiani. Probabilmente la femminuccia scarlatta non resisterà a lungo sulla poltrona che occupa, prima o poi il popolo abituato alla falce e martello si stancherà di essere guidato da una ragazza che si occupa di bigodini e di abbinamenti cromatici riguardanti il proprio abbigliamento che conta a Milano, in via Montenapoleone, e non in Parlamento.

 

 

 

Tra qualche mese si tratterà di affrontare le consultazioni europee, e se le cose non mutano in fretta la musica della Schlein è destinata a stonare e lei sarà trombata. Non credo che i compagni siano tanto stupidi da tenersi una segretaria tanto incapace da non aver neppure preparato un programma. Per non parlare del fatto che ella non ha stabilito ancora quali alleanze intende stringere con altre forze politiche che le consentano di competere con i conservatori che continuano a irrobustirsi, come si evince dai sondaggi. Immagino che Letta nel vedere questo spettacolo penoso si stia divertendo non poco. 

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