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Berlusconi, ossessione manettara: ecco la prima del "Fatto" dopo la sua morte

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"La Repubblica del Banana", titola così oggi il Fatto Quotidiano. Se ce ne fosse ulteriormente bisogno, la prima pagina del quotidiano fondato da Marco Travaglio dimostra che neanche la morte metterà mai la parola fine al "processo" che ha intrapreso anni or sono contro Silvio Berlusconi. "Il fondatore di Fininvest e Forza Italia", si legge nel distico che campeggia su una foto del Cav all'ombra di una bandiera tricolore, "capo di 4 governi, pregiudicato per frode fiscale, finanziatore della mafia e 9 volte prescritto. Le tv lo beatificano a reti unificate. Domani funerali di Stato con Mattarella e pure lutto nazionale".  Insomma, il consueto rigurgito manettaro.

 

 

Quattro righe che sintetizzano gli articoli contenuti all'interno del giornale dove l'intera redazione ha sviscerato analisi e ricordi sulle inchieste giudiziarie del Cav per corruzione, evasione fiscale, reati societari, mafia. Ma si va anche oltre con l'articolo di Gianni Barbacetto, “La morte di B” nel quale si risente del “lutto nazionale per il Condannato”. “Santo (puttaniere) subito", è invece il titolo dell’articolo di pagina 4. In quella successiva il Fatto inanella i titoli sulla stampa estera cogliendo fior da fiore le frasi dove si trovano i termini “evasore” e “imbroglione”. Si procede su questo tenore: “lascia un’eredità di bugie”. L’Italia di ieri 12 giugno? “Un’ immensa Canale 5”, si legge in un pezzo che trova anomala ed esagerata l’esposizione mediatica della morte di Berlusconi. 

 

 

 

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