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Giulio Tremonti sul debito Usa: "Tempio profanato, vicini al termine"

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"Il tempio è stato in qualche modo profanato, e questo è un segno da cogliere": Giulio Tremonti lo ha detto al Sole24Ore, riferendosi alla decisione dell'agenzia di rating Fitch di togliere la tripla A alla valutazione del debito statunitense. Una cosa simile è successa solo nel 2011 per mano della S&P. Dopo si scatenò una crisi difficile da dimenticare. A tal proposito, l'ex ministro dell'Economia ha detto: "Un parallelo così automatico non è utile, ma certo il downgrade può essere inteso come un fenomeno indicativo, un segnale da cogliere".

Secondo il deputato di Fratelli d'Italia, stanno iniziando a svanire gli effetti del conflitto in Ucraina: "La guerra ha svolto sulla politica economica la funzione dell'anestetico, ha prodotto una sospensione dalla realtà, ormai arrivato vicino al termine. Quindi torna la realtà, caratterizzata da squilibri che per ampiezza e intensità non hanno uguali nella storia recente". Una situazione da non sottovalutare, insomma. 

Uno degli squilibri cui ha fatto riferimento l'ex ministro riguarda il clima e l'ambiente in generale: "Il clima è sempre cambiato, tanto è vero che la Groenlandia si chiama così perché un tempo era una terra verde, ma questo andamento naturale è stato stressato dalla globalizzazione. Quando ogni giorno abbiamo milioni di container in giro per gli oceani, è difficile pensare che questo non abbia effetti in termini di gas serra. Se brucia una nave con su 3mila auto elettriche, magari l'idea che c'è un nesso ti viene. Il caos del clima è la prosecuzione della globalizzazione".

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