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Matteo Piantedosi asfalta la sinistra: "Estate di polemiche costruite ad hoc"

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Al Viminale è già tempo di bilanci. Il ministro degli Interni Matteo Piantedosi, intervenuto a Palermo a margine dell'inaugurazione di un bene confiscato, ha parlato dei provvedimenti varati in questi ultimi mesi dal governo Meloni in tema di ordine pubblico e dei rapporti istituzionali che il suo dicastero ha intrecciato con le amministrazioni locali. Il commento del ministro arriva proprio a pochi giorni di distanza dai fatti drammatici di Caivano e Palermo.

L'estate appena trascorsa, sostiene Piantedosi, è stata caratterizzata da molte polemiche sollevate dalla sinistra. PD e compagni hanno infatti voluto sottolineare la cattiva gestione del fenomeno migratorio da parte del Centrodestra. "Io segnalo - spiega il ministro - che ci sono difficoltà diffuse in mezzo mondo per affrontare questo fenomeno epocale, anche in altri continenti. Anzi, sui migranti è stata una estate di polemiche anche un pò costruite in superficie, ma che in realtà non hanno mai visto il ministero dell'Interno da una parte e i sindaci da un'altra".

 

 

L'attenzione di Piantedosi si è poi focalizzata sui femminicidi, soprattutto dopo quanto successo a Marsala. "Si può fare molto - sottolinea il ministro - ma soprattutto dal punto di vista culturale. È importante parlarne. È qualcosa che noi perseguiamo, preveniamo e reprimiamo con la legge e l'intervento delle forze di polizia, ma bisogna puntare sempre di più sulla scuola o sui modelli culturali e modelli di relazione, che facciano sì che questo fenomeno sia sempre più estraneo alla nostra società. Vogliamo dare l'idea senza presunzione - aggiunge il titolare del Viminale - di uno Stato che da il segno tangibile della volontà di riappropriarsi di certi spazi che sono stati occupati in maniera quantomeno disordinata".

L'obiettivo, secondo l'ex prefetto, è quello di "arrivare a una civiltà che faccia sì che le donne non debbano avere paura di uscire, su questo non c'è dubbio. Le donne - aggiunge Piantedosi - sono libere, come gli uomini e come tutti di uscire come vogliono e quindi di non incorrere in situazioni che poi determinano, come abbiamo visto, cose molto spiacevoli".

 

 

 

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