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Pd, Guerini contro Schlein dopo la fuga di massa: "Disagio che non si può ignorare"

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Il Pd adesso è allo sbando. La fuoriuscita di 32 tra iscritti ed eletti in Liguria per approdare ad Azione di Carlo Calenda è un segnale chiaro: il partito in questo momento è fuori controllo e i big cominciano ad alzare la voce contro Elly Schlein sottolineando la presenza di un problema grave: la nuova linea del Pd.

E in questo quadro le parole di Lorenzo Guerini, ex ministro della Difesa sono importanti: "Sono molto dispiaciuto dell’uscita di Pippo Rossetti e Cristina Lodi dal Partito Democratico. Rispetto la loro scelta anche se non la condivido. Ma forse è il caso di interrogarci tutti, a partire da chi ha le più alte responsabilità nel partito, di fronte a queste e altre uscite. Al netto delle motivazioni personali, c’è un disagio che sarebbe sbagliato ignorare. Ne va dell’identità e del progetto del Pd, comunità plurale e inclusiva cui tutti teniamo".

E anche Alessandro Alfieri, membro della segreteria ed esponente dell’area riformista dem, non usa parole tenere parlando dello strappo: "Sono amareggiato. Con molto di loro abbiamo fatto insieme battaglie sin dalla fondazione del Partito democratico", ha affermato all'Adnkronos. "A mio avviso sbagliano. Le battaglie si debbono fare dentro il Pd. Questa è la casa che abbiamo contribuito a costruire. Dopodiché non si può far finta di niente. Si apra una riflessione per far sentire tutti a casa nel momento in cui stiamo rafforzando il nostro impegno per contrastare le scelte sbagliate della destra", ha concluso. 

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