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Luigi Brugnaro sbrocca col "verde": "Fascista!", rissa sfiorata in Consiglio

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Dopo Terni, anche in Consiglio comunale di Venezia si respira aria tesa. Martedì 12 settembre, quando è arrivata la decisione di approvare il ticket d'ingresso nella città, la discussione è diventata durissima e dall'opposizione si sono sollevate proteste. Qui è stato contestato il sindaco, Luigi Brugnaro che a sua volta si è difeso attaccando l'opposizione: "Stiamo qua fino a domani mattina, smettila di urlare. Fascista, sei fascista!", ha gridato alternando italiano e dialetto. Destinatario il consigliere della lista verde progressista Gianfranco Bettin.

Al centro, appunto, il biglietto d'ingresso da cinque euro che si dovrà prenotare, a partire dalla primavera del 2024, per accedere ad alcune aree della città in determinati giorni. Una scelta arrivata per marginare il grande flusso turistico. Lo scopo, dunque, è incentivare i turisti giornalieri a recarsi in città in altre date, per non avere un sovraccarico di visitatori. Una decisione non apprezzata dall'opposizione a cui il primo cittadino, sostenuto dal centrodestra, ha replicato: "Possiamo andare avanti col Consiglio comunale, avete finito con questa pagliacciata? Pensate che ci preoccupiamo? Non è la democrazia questa, state dando un pessimo esempio. Ve ne ricorderete, un domani ci sarà qualcun altro al posto vostro, allora griderete all'attentato alla democrazia".

 

 

E ancora: "Non capite niente di democrazia, dovete rispettare le istituzioni. Rispettale, inchinati al Leone!" (il Leone è il simbolo di Venezia, ndr). Secondo Brugnaro Bettin e la sua giunta non hanno fatto niente per trent’anni "per paura di questa gente". Il riferimento era ai gruppi che protestavano all'esterno del Consiglio. Al termine della seduta Bettin si è avvicinato gridando al seggio di Brugnaro. E per alcuni istanti si è pensato al peggio.

 

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