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Marta Fascina, Paolo Berlusconi: "Adesso basta piangere"

Fabio Rubini
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«Silvio c’è. Ci ha momentaneamente lasciato, ma c’è sempre. Basta con le lacrime, l’ho detto anche a Marta (Fascina, ndr), che è inconsolabile, ma che deve trovare la forza di tornare in Parlamento perché è un suo diritto ma soprattutto un suo dovere. Dobbiamo essere sereni e addirittura felici, perché abbiamo avuto la fortuna di conoscerlo, amarlo e viverlo». A poco più di tre mesi dalla scomparsa dell’ex premier, è il fratello Paolo Berlusconi a pronunciare queste parole per dare la scossa a tutto il mondo berlusconiano che non ha ancora elaborato il lutto per la scomparsa di Silvio. Soprattutto «l’inconsolabile» Fascina, completamente sparita dalla vita pubblica. Ora però è il momento reagire, come avrebbe fatto il Cav, sempre sorridente e pronto a raccontare una barzelletta delle sue.

L’esternazione di Paolo Berlusconi è giunta nel giorno in cui a Roma veniva lanciato il “Berlusconi day” e a Monza veniva presentata ufficialmente la candidatura di Adriano Galliani («un pezzo di Silvio») alle suppletive del collegio nel quale era stato eletto il Cav. Tornando nella capitale, Antonio Tajani ha presentato la tre giorni dal titolo “Paestum: una grande storia, un futuro di libertà” per «ricordare Berlusconi al futuro». Si partirà venerdì 29, il giorno del suo compleanno, con la presenza di tutti i leader e ministri azzurri. Ci sarà anche Giancarlo Giannini che leggerà l’intervento che Berlusconi fece al Congresso Usa nel marzo del 2006. Sabato invece si parlerà di femminicidi, tasse e sviluppo.

 

 

 

Domenica gran finale con l’arrivo della presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola. «La tre giorni di Paestum era già stata organizzata prima del decesso del nostro leader, abbiamo deciso di confermarla e valorizzare il ricordo di Berlusconi», ha spiegato Tajani. Il 29 a Milano, invece, il governatore Attilio Fontana gli intitolerà il Belvedere di Palazzo Lombardia. Un gesto che, ha spiegato Paolo Berlusconi, «è finalmente un atto di riconoscenza che Milano tributa a chi ha creato un’urbanistica diversa, a chi ha preso il Milan e l’ha portato sul tetto del mondo, a chi ha creato una televisione portando sviluppo nel Paese, a chi ha creato un partito che ha cambiato le sorti dell’Italia». 

 

 

 

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