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Meloni e Salvini insultati: "Anticamera dell'eversione", il Pd è fuori controllo

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La sentenza del tribunale di Catania che dichiara “illegittimo” il decreto immigrazione del governo è una manna per la sinistra, che ha colto l’occasione al volo per tirare fuori la testa dalla sabbia. In particolare Giorgia Meloni è sotto attacco per aver preso posizione sulla vicenda, definendosi “basita” per la decisione del giudice di Catania che con “motivazioni incredibili” ha rimesso in libertà un immigrato illegale, già destinatario di un provvedimento di espulsione. 

 

 

“Sono sconcertato - ha commentato Francesco Boccia, capogruppo del Pd al Senato - questa mattina pensavo che le parole del presidente del Consiglio fossero uno scherzo. Dimostrano l’insofferenza alla terzietà del potere giudiziario. Tutto mi sarei aspettato tranne che la premier facesse una cosa alla Matteo Salvini. Le sue parole fanno il paio con quelle del leghista di ieri che dice: ‘Interverremo sulla magistratura’. Questa è l’anticamera dell’eversione. Se questa vicenda la aggiungiamo dello scontro con la magistratura la sommiamo alla manovra, torniamo al 2008-2009”. Boccia si è poi espresso anche sull’ipotesi di un governo tecnico: “Non so quanto durerà il governo, perché la maggioranza c’è e hanno dimostrato di voler rimanere insieme anche quando si detestano”. 

 

 

“Sono d'accordo sull'occupazione del potere - ha aggiunto in maniera critica - anche se non sono d'accordo su altro. Per fare nascere governo tecnico serve la disponibilità delle forze parlamentari, ma noi siamo contrari. Se questa maggioranza fallisce - ha chiosato Boccia - non ce n'è un'altra, evidentemente”. Su quest’ultimo punto il capogruppo del Pd, ma può dormire sonni tranquilli perché non c’è alcun pericolo che il governo cada, nonostante i “gufi” che tifano per la crisi finanziaria. 

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