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Vincenzo De Luca, diluvio di insulti: "Pd? Cafoni, maleducati e presuntuosi"

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Il "governatore del mondo", come è stato affettuosamente ribattezzato da Giuseppe Cruciani, è tornato a far discutere, grazie alle sue uscite come sempre sopra le righe. Vincenzo De Luca, presidente della regione Campania, è intervenuto alla festa de Il Foglio di oggi, sabato 14 ottobre. E, nel corso della kermesse fiorentina, non ha risparmiato durissimi attacchi nei confronti del suo Partito democratico e dei suoi militanti. "La platea dei lettori del Foglio non è come quella delle assemblee del Pd: qui ci sono persone con un alto livello di civiltà", ha detto scherzando al pubblico presente all'evento.

De Luca ha colto l'occasione per spiegare al pubblico il motivo che lo ha spinto a intitolare il suo nuovo libro: "Nonostante il Pd". Secondo il governatore, tutto "parte dalla mia esperienza: io milito in un partito che mi ha rotto sempre le scatole. Mi ritrovo in una situazione paradossale di aver avuto apprezzamento da avversari - confessa il presidente - e invece di aver trovato nel Pd una particolare concentrazione di cafoni, maleducati e presuntuosi". Ma De Luca non si limita soltanto a insultare i suoi colleghi di partito. Il governatore, infatti, crede che i dem siano completamente fuori dalla realtà. "Il Pd lo vedo navigare negli spazi intergalattici. Io avrei fatto il filibustering rispetto ai fondi per lo sviluppo e la coesione. C'è il Sud che aspetta da un anno e due mesi, per un'operazione di ricatto politico, risorse destinate al Sud: per questo avrei bloccato il Parlamento italiano finché non si fosse sbloccata questa partita. Non sento voce levarsi".

 

 

Il problema che il nostro Paese si trova ad affrontare, secondo De Luca, riguarda proprio la burocrazia italiana, rea di bloccare i fondi del Pnrr. "Io penso che siamo al palo con il Pnrr, penso che affonderemo nella palude burocratica - confessa il governatore - Poi ci racconteremo la storia addolcendo i toni, ma io non ho nessuna fiducia, non ce la faremo, se il livello di burocratizzazione è questo". 

 

 

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