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Giorgia Meloni, l'applauso di Giuliano Ferrara: "Lo stile è donna"

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Questo primo anno di governo per Giorgia Meloni non è stato semplice. Ma nessuno avrebbe mai pensato il contrario. La legislatura era iniziata con le bagarre nella sua maggioranza per l'elezione del presidente del Senato. E quell'episodio, forse profetico, sarebbe stato solo il primo di una lunga serie che avrebbe messo i bastoni fra le ruote della prima donna a Palazzo Chigi. Poi le conseguenze della guerra in Ucraina, lo scandalo del figlio di Ignazio La Russa, il conflitto in Medio Oriente e ora le complicate situazioni familiari. Ma, dalle pagine del Foglio, è arrivato un endorsement da una penna di tutto rispetto: quella di Giuliano Ferrara.

Nelle prime battute del suo articolo, il giornalista romana si smarca immediatamente da chi vorrebbe sfruttare la brusca separazione della Meloni dall'ex compagno Andrea Giambruno per attaccare la premier e tutto il governo. L'attenzione, in questo senso, è concentrata soprattutto sulla svolta della destra adottata dalla presidente del Consiglio. "Liberarsi della demagogia - scrive Ferrara - insistere su criteri anche culturali impliciti nell’identità della destra, ma senza trasformare il programma e la bandiera in un ostacolo insormontabile al governo accurato delle cose, con evidenti eccezioni in alcuni campi importanti ma non decisivi, non è un compito facile, e non era detto che una volta deciso di fare quel compito lo svolgimento sarebbe stato tale da far passare l’esame minimo di democraticità e di liberalismo delle opzioni di fondo". .Una prova che, a detta dello stesso Ferrara, è "accettabile e più che decente".

 

 

"La sorpresa è forte", continua il giornalista de Il Foglio. "L’elettorato femminile si identificherà nella capacità di giudizio, nel tempismo, nell’amara determinazione psicologica che hanno guidato lo scioglimento del problema posto da comportamenti imbarazzanti del partner della numero uno e padre di sua figlia. Occorre riconoscere che al motto 'lo stile è l’uomo', cedendo per una volta a una variante di genere, bisogna aggiungere, e non capita spesso, che 'lo stile è la donna'. Complimenti, conclude Ferrara.

 

 

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