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Superbonus, Giuseppe Conte attacca Meloni e mente: "Perché parla in modo disonesto"

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Giuseppe Conte, parlando al Salone della Giustizia, ha attaccato su più fronti Giorgia Meloni. Rispetto al Superbonus, ha inveito il leader del Movimento Cinque stelle, "la Meloni parla in modo disonesto, parla solo del costo e mai dei ritorni e dei ricavi". Il problema del blocco dei cassetti fiscali, prosegue l'avvocato del popolo, "è iniziato con Draghi, che ha fatto 12-13 misure che hanno reso molto più farraginoso il meccanismo. Io prima dell’estate, a giugno-luglio, sono stato dal ministro Giorgetti con alcuni rappresentanti di imprenditori con cassetti bloccati e ci ha promesso un decreto a giorni. Non è ancora arrivato. E siamo a ottobre".   

Quindi ha detto la sua sulla legge di Bilancio e anche in questo caso ha criticato la premier: "Hanno raddoppiato l’Iva sui beni dell’infanzia. Stiamo parlando di latte in polvere, pannolini, assorbenti... Io ieri ho detto alla presidente Meloni alla Camera che deve cambiare il suo motto. Il suo nuovo motto è ’io sono donna, io sono madre e quindi pago più tasse'". 

 

Giustizia - "I cittadini chiedono che siano celebrati in fretta i processi, penali e civili" e per farlo "dobbiamo investire, non c’è altra soluzione. Se abbiamo un organico ancora carente, dobbiamo investire". Ma non è quello che sta facendo il governo, sostiene Conte: "È quello che abbiamo iniziato a fare noi, invertendo il trend", invece "questo governo sta prendendo una piega sbagliata perché si concentra sulla prescrizione. In queste ore la maggioranza sta litigando per trovare una norma sulla prescrizione ma la durata dei processi la abbrevi investendo, la prescrizione non è una soluzione, bisogna investire in questo comparto".  

 

Israele - Infine, sul conflitto in Israele, aggiunge il leader pentastellato, "la nostra posizione è di ferma condanna dell’attacco terroristico di Hamas. Pieno diritto di Israele a difendere il proprio popolo". Il diritto internazionale umanitario "deve essere rispettato da tutti. Le popolazioni civili inermi non possono essere oggetto di attacchi". Dopo i morti israeliani "stiamo prendendo atto della contabilità della fonte palestinese. Gli oltre 2000 bambini rimasti uccisi", conclude Conte, "non ci possono lasciare indifferenti. La soluzione non può essere quella di dire ’consentiamo a Israele di bombardare Gaza a discapito dei civili'".

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