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Sindacati, Landini e Bombardieri disertano il vertice con Salvini

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Né il leader della Cgil, Maurizio Landini, né quello della Uil, Pierpaolo Bombardieri, parteciperanno all'incontro convocato dal ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, sullo sciopero del 17 novembre. Lo si apprende da fonti sindacali. Al tavolo al loro posto ci saranno Maria Grazia Gabrielli, segretario confederale della Cgil, ed Emanuele Ronzoni, segretario organizzativo della Uil. 

La riunione è stata indetta dal vicepremier per le 18 a seguito della mancata risposta alla lettera inviata questa mattina ai sindacati. Nella lettera, Salvini invitava Cgil e Uil "a rivedere la propria posizione, anche alla luce delle indicazioni del Garante, auspicando il rispetto delle regole e del buonsenso". A quanto pare, decidendo di non rispondere, i leader dei due sindacati non hanno fatto nessun passo indietro sulla scelta di scioperare venerdì.

In un recente video postato sui social, inoltre, il leader della Lega ha lanciato una frecciatina anche alle opposizioni schierate con i sindacati: "Mi spiace che il Pd e i partiti della sinistra, che una volta difendevano il diritto al lavoro, adesso assecondino i capricci di qualcuno che peraltro protesta contro una manovra economica che mette 600 euro in più in busta paga ai tre quarti delle famiglie italiane". Nello stesso video, rivolgendosi direttamente ai sindacati, il ministro ha aggiunto: "A loro dico scioperate, ma per una fascia oraria limitata per permettere a chi deve andare a lavorare di farlo, in quanto un'estrema minoranza sindacale politicizzata non può negare il diritto al lavoro e alla mobilità a 20 milioni di lavoratrici e lavoratori".

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