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Capezzone, "la tassa-Meloni e la balla-Schlein"

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Quattro i temi forti di "Occhio al caffè - Rassegna stampa politicamente scorrettissima" di oggi di Daniele Capezzone. Si parte con la Cporetto di Roma, superata nell'Expo dagli arabi ("Stracciata da Riad, prendendo un decimo dei voti", sottolinea il direttore editoriale di Libero) e pure dai coreani di Busan. Terzo su tre candidature. 

Quindi il tema giustizia, considerando le proteste dei magistrati e le parole del ministro Crosetto: "Ieri non è stata una giornata di gloria per lui, che ha incassato un doppio no rispetto alla possibilità di essere audito dall'Antimafia e dal Copasir. Abbastanza scontato, pur prendendo molto sul serio le frasi di Crosetto non era né l'una né l'altra la sede appropriata".

Oggi sempre sul Corriere della Sera c'è un'intervista al ministro della Giustizia Carlo Nordio, "che per un certo verso pare comprensivo nei confronti di Crosetto - nota Capezzone - e che sulla separazione delle carriere e la riforma complessiva della giustizia fa sapere che la pistola dello start sparerà in primavera". 

Spazio anche a una cosa preoccupante e una più rassicurante: partiamo da quest'ultima, la quarta rata del Pnrr è arrivata. Ma c'è una preoccupazione forte sui giornali sulla uscita di 5 milioni di famiglie dal mercato tutelato dell'energia. "In linea di principio più concorrenza è una buona notizia - chiosa Capezzone -, ma c'è il rischio di rincari. La Schlein parla di tassa-Meloni in modo improprio, ma la questione nasce dal governo Gentiloni e dal Pnrr stesso, come spieghiamo noi su Libero".

 

 

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