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Salvini e lo sciopero dei treni: "Scene indegne"

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I sindacati esultano per lo sciopero del settore ferroviario di oggi, giovedì 30 novembre, e Matteo Salvini tuona: "Scene indegne e inaccettabili nelle stazioni italiane". Il vicepremier e ministro dei Trasporti e Infrastrutture si riferisce ai ritardi, ai treni cancellati e alle lunghe code di cittadini esasperati.

"Per rispetto di chi ha perso la vita sul lavoro non siamo intervenuti, come invece successo recentemente, ma è chiaro che il sacrosanto diritto alla mobilitazione non può cancellare quello di milioni di cittadini che devono viaggiare". Per Salvini "la giornata di oggi rende ancora più evidente che scioperi di troppe ore hanno ricadute pesantissime sulle vite di troppe persone incolpevoli. Lo trovo intollerabile. È mia precisa intenzione, in futuro, fare di tutto affinché simili scene non si ripetano anche se auspico che i sindacati evitino iniziative irragionevoli".

Dal canto loro, i sindacati parlano di "adesione altissima con punte fino al 100% delle ferroviere e dei ferrovieri dipendenti da tutte le aziende ferroviarie italiane, conferma che la categoria non è più disponibile a rischiare la vita per il mancato adeguamento e ammodernamento delle infrastrutture ferroviarie e stradali". A comunicarlo Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Orsa trasporti e Fast Confsal, dopo la rilevazione della percentuale di aderenti sciopero di 8 ore indetto dopo l'ennesimo incidente mortale, per sollecitare il governo a intervenire per risolvere l'annoso problema dei passaggi a livello.

"Ringraziamo lavoratrici e lavoratori che hanno aderito alla protesta e ci scusiamo con le persone alle quali oggi abbiamo creato disagio - aggiungono - ma, considerato che nell'incidente, oltre a una capotreno e all'autista del camion che hanno perso la vita, sono rimasti feriti anche dieci passeggeri, ai quali auguriamo una veloce guarigione, siamo certi che hanno capito che lo sciopero si è reso indispensabile anche nel loro interesse".

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