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Laura Boldrini: Hamas? No, "qualcuno fermi Netanyahu"

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"In 25 anni di lavoro nelle agenzie dell’Onu, spesso in missione nei teatri di guerra, non ho mai visto tanti morti civili in così poco tempo, in risposta ad un attacco terroristico": Laura Boldrini, intervistata dall'Unità, parla così della risposta israeliana all'attacco sferrato da Hamas lo scorso 7 ottobre. Secondo l'esponente dem, però, non bisogna fermare i terroristi ma il premier israeliano: "Qualcuno fermi Netanyahu: questa guerra è devastante non solo per i palestinesi, ma anche per la sicurezza di Israele. Da questo non può che nascere ulteriore odio che andrà a discapito di tutti noi". Insomma: per la Boldrini non vanno fermati i tagliagole, ma Israele.

La Boldrini, poi, si rivolge direttamente alla premier in quello che suona come un appello francamente grottesco: "Giorgia Meloni che ha così buoni rapporti con Benjamin Netanyahu si mobiliti e faccia di tutto per convincerlo ad un cessate il fuoco. Non si può assistere in silenzio e inerti a questa carneficina". Secondo lei, il leader israeliano non sta facendo la guerra ad Hamas ma al popolo palestinese. La dem spiega quindi che l'unico modo per uscirne prevede il riconoscimento alla Palestina dello "stesso diritto di esistere che si riconosce a Israele. Solo così ci potrà essere pace, stabilità e sicurezza per entrambi".

 

 

 

L'ex presidente della Camera rifiuta, inoltre, denominazioni come “Amici di Hamas” e “antisemiti”. Anche se stando alle sue parole, sembra l'esatto opposto. "È davvero una situazione paradossale. C’è una polarizzazione tale da rendere quasi impossibile argomentare e ragionare, cosa che, invece, una situazione drammatica come questa richiederebbe". Secondo la Boldrini, Israele ha il diritto di difendersi dal terrorismo, "ma è innegabile che siamo oltre ogni limite". Già, la Boldrini ha le idee chiarissime.

 

 

 

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