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Roberto Gualtieri ricoperto di insulti in metrò: "Ma come parli?"

Ignazio Stagno
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Ore 21:30, scatta «l’operazione simpatia» del sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. Dopo il flop di Expo2030, il primo cittadino del Pd prova a recuperare terreno usando metodi goffi. Su “X” il sindaco ha pubblicato un video in cui annuncia la conclusione dei lavori sulla metro A. Tono trionfale: «Si potrà utilizzare di sera, come prima, e meglio di prima». Alla fermata Repubblica il “simpatico” Gualtieri si avventura in un monologo curioso: «La metro si potrà usare come prima e meglio di prima», questa la premessa.

Poi arriva la descrizione tecnica dei lavori come un moderno “ingegner Cane” instile Mai dire gol: «Pensate, abbiamo sostituito tutti i binari e tutte le traversine che non erano mai stati cambiati, erano qui dal 1979». Poi Gualtieri alza l’asticella della “simpatia” e così mette mano al dialetto romanesco: «Le traversine erano fraciche». Il sindaco si è preparato il “pezzo” ma l’effetto ottenuto è stato disastroso.

 

Sui social c'è chi dice: «Ma come si esprime? Fraciche?». A irritare i romani è stata la forzatura di quel romanesco decontestualizzato che sa di finto. Ma Gualtieri va avanti: «I binari li abbiamo sostituiti tutti». A questo punto arriva davvero il primo convoglio. E nella scenetta, il finale è clou: mentre si aprono le porte del vagone, un gruppo di ragazzi sulla banchina chiede "possiamo prenderla?". Il sindaco risponde sicuro, sorridente: "Sì certo" e sale a bordo con loro. A riportarlo sulla terra c’ha pensato Rita Dalla Chiesa con una cannonata: «Un genio. Sotto Natale il sindaco apre la Ztl per il centro alle 20 e non più alle 18. Cioè quando i commercianti tirano giù le saracinesche». La Capitale del “simpatico genio”.

 

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