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Verangela Marino aggredita da pusher magrebini: "Ti ammazziamo, italiana di me***"

Verangela Marino

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Verangela Marino, esponente locale di Fratelli d'Italia a Torino, è stata aggredita da un gruppo di pusher nordafricani che l'hanno anche minacciata di morte. I fatti sono avvenuti giovedì 11 gennaio, quando la donna, secondo quanto riporta il Secolo d'Italia, è stata insultata e assalita mentre si trovava nel parco pubblico torinese di via Cigna, già teatro di episodi di violenza e degrado.

La politica era al parco per scattare alcune foto per documentare con altri cittadini la situazione ormai insostenibile quando due immigrati - un uomo e una donna probabilmente tossicodipendente - si sono avvicinati minacciosi. "Dopodiché l’uomo si è scagliato contro di me cercando di portarmi via il telefono ma per fortuna senza riuscirvi, in quanto sono riuscita a reagire tempestivamente con l’aiuto dei due cittadini e purtroppo ho riportato una prognosi di 15 giorni con lesione al braccio destro e al collo". "Ti ammazzo, sei una put*** di me*** italiana di me*** ti faccio male, qui non devi venire, guardati le spalle prima o poi ti facciamo male, stai attenta".

 

 

 

Verangela Marino ha quindi denunciato l'aggressione: "Credo che quanto è accaduto in via Cigna – ha scritto sulla sua pagina Facebook - sia uno dei tanti esempi che dimostrano quanto la situazione sia totalmente fuori controllo e non parlo solo di Barriera, ogni giorno alcune circoscrizioni di Torino finiscono nelle testate di cronaca, circa atti vandalici, danneggiamenti alle attività commerciali, risse, spaccio, aggressioni, minacce nei confronti dei residenti, ritengo che è arrivato il momento di prendere dei seri provvedimenti e non perché lo dice la capogruppo di Fratelli d’Italia in circoscrizione 6. Ma perché nessuno dei cittadini, compresa la sottoscritta, dovrebbero essere liberi di poter circolare all’interno di un parco pubblico o semplicemente accompagnare il proprio figlio a scuola o svolgere il proprio lavoro in totale sicurezza".

 

 

Quindi conclude: "Non vi nego di aver passato un brutto quarto d’ora, insieme ai residenti che erano con me quel giorno, e non vi nego che nella testa mi sono passati tanti pensieri, Ma poi sentendo ognuno di voi, ho capito che non bisogna mollare. Ed è per questo che questa mattina con la solita grinta di tutti giorni, un po’ acciaccata ho deciso di ritornare in strada per svolgere il mio lavoro insieme a tutti quei cittadini che non hanno voglia di arrendersi".

 

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