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Dossieraggio, Cantone: "Striano ha scaricato 33.528 file, anche su sua moglie"

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Pasquale Striano "ha effettuato un download di 33.528 file dalla banca dati della Direzione nazionale antimafia. Questo numero enorme di informazioni che fine ha fatto? E quanti di questi dati possono essere utili anche a soggetti che non operano nel nostro territorio nazionale. Tra questi ci sono anche atti coperti da segreto", afferma Raffaele Cantone, il procuratore della Repubblica al Tribunale di Perugia, in audizione in commissione Antimafia.

Sono stati enucleati "800 accessi abusivi" ma "in realtà le consultazioni sono molto maggiori. Dal primo gennaio 2019 al 24 novembre 2022 Striano nella banca dati che ha le Sos ha consultato 4124 Sos, in queste ha consultato 171 schede di analisi e 6 schede di approfondimento, seguite digitando nominativi di 1531 persone fisiche e 74 persone giuridiche solo per quanto riguarda le Sos. Ha ricercato 1123 persone sulla banca dati Serpico, 1947 ricerche alla banca dati Sdi". 

Il luogotenente delle Fiamme Gialle indagato insieme ad alcuni giornalisti e al pm Antonio Laudati, per avere raccolto illecitamente informazioni da banche dati della Procura nazionale antimafia su politici e personaggi vari avrebbe anche svolto ricerche personali. Nei vari accessi Striano ha cercato informazioni sul precedente proprietario di una casa ad Anzio, litorale romano, da lui acquistata in un’asta giudiziaria. Ma anche la sua seconda compagna, comproprietaria dello stesso immobile. "In data 07.06.2021" risulta "un accesso abusivo alla banca dati Serpico per consultare le informazioni fiscali concernenti la moglie, Francesca".

Sull’attività del luogotenente della Gdf, "non abbiamo trovato elementi su finalità economiche". "Qui non c’è un nucleo strutturato ma un soggetto che ha fatto delle cose per una pluralità di persone, quindi non credo ci siano gli estremi per l’associazione a delinquere".

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