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DiMartedì, Calenda sbotta con Floris: "Lei è confuso! In Basilicata non c'è la destra"

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Piroetta dopo piroetta, ecco che Carlo Calenda ora pare avvicinarsi al centrodestra. Anzi, in Basilicata lo ha fatto, portando Azione dal lato opposto rispetto a quello del campo largo che aveva sposato per esempio in Sardegna. Il tutto dopo la faida con Pd e M5s e la girandola di candidati (e qui stiamo parlando ancora della Basilicata): alla fin della fiera, appunto, Calenda sosterrà Vito Bardi. Candidato del centrodestra.

E dei movimenti di Calenda se ne parla a DiMartedì, il programma di Giovanni Floris in onda su La7, la puntata è quella del 19 marzo e ospite in studio c'è proprio il leader di Azione. "Calenda, lei va con la destra?", chiede Floris. Surreale la risposta: "No, semplicemente resto dove sono". Dunque, contro i giallorissi: "Così non si governa una regione, ma nemmeno un condominio".

Floris però non ci sta e fa notare all'ospite che ora sta con "FdI, gli ex missini, la destra". E Calenda: "Ma mi faccia capire, se non ti vogliono in coalizione non ti devi presentare?", risponde quando il conduttore gli chiedeva perché non corresse da solo. E ancora, il leader di Azione riprende: "In Basilicata non c'è la destra, c'è un candidato che è un ex generale della Guardia di finanza con quattro lauree, una persona per bene liberale ed europeista".

 

Insomma, piega la realtà a suo piacimento. E Floris eccepisce: "Ma sempre dagli ex missini è sostenuto". "Conosco il film", replica stizzito Calenda. Floris lo provoca ancora, dunque altra replica sempre più nervosa: "Quello della sinistra è pertinenza sua spiegarlo". "Ma lei ora sta con la Lega putiniana", rincara la dose. E Calenda a quel punto sbrocca: "Mi sa che lei ha un po' di confusione, sul putinismo c'è lo stesso problema con Conte ma non interessa". E la diatriba, inesorabilmente, continua.

 


 

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