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Pd contro M5s alla Camera su de-escalation e armi all'Ucraina: ecco il "campo largo"...

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Il campo largo si spacca sull'Ucraina. Alla Camera, infatti, è stata respinta la risoluzione del Movimento 5 Stelle sulle comunicazioni della premier Giorgia Meloni in vista del Consiglio europeo del 21 e 22 marzo. A votare contro anche il Partito Democratico di Elly Schlein sulla parte relativa alla de-escalation militare, sul no al finanziamento della difesa con i fondi del Pnrr e sulla parte in cui si chiede di non sostenere l'Ucraina con lo 0,25% del Pil. Una presa di posizione piuttosto prevedibile, dal momento che su questi temi i grillini e i dem non sono mai riusciti a trovarsi d'accordo. Ma anche un chiaro esempio di quanto siano profonde le divergenze all'interno del cosiddetto campo largo.  

La maggioranza, invece, ha votato contro anche relativamente alle parti della risoluzione in cui il Movimento chiedeva l'esclusione dell'invio di truppe in Ucraina e dell'invio di armi a Israele. "La faccia tosta di questo governo è incredibile - ha detto all'Adnkronos Francesco Silvestri, capogruppo del M5S alla Camera -. In tv e davanti ai microfoni dicono di non voler mandare i soldati in Ucraina e di voler mettere fine al massacro a Gaza, ma poi fanno tutt'altro e, come oggi, votano contro la nostra risoluzione che chiedeva impegni chiari in tal senso". 

"Nella nostra risoluzione - ha proseguito il grillino - si chiedeva di mettere nero su bianco che non avremmo mai mandato forze di terra in Ucraina e che avremmo smesso di inviare armi a Israele. Niente. Il governo Meloni ancora una volta dice una cosa e ne fa un'altra. Si stanno assumendo la responsabilità di esporre il nostro Paese a una possibile terza guerra mondiale. La loro condotta è scellerata". 

 

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