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Elly Schlein, la segreteria Pd: "Si candidi alle Europee". Cosa c'è dietro

Andrea Muzzolon
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Si è conclusa la segreteria del Pd che aveva come tema centrale la composizione delle liste per le prossime europee. Nodo cruciale da sciogliere è quello attorno alla candidatura di Elly Schlein. La segretaria è tentata dalla corsa che le permetterebbe di giocare il ruolo di anti-Meloni, ma all'interno del Pd ci sono state molte resistenze nelle ultime settimane. In particolare, le donne dem hanno cercato di scoraggiare in ogni modo la candidatura della segretaria: nel gioco delle preferenze, con la possibilità per ogni elettore di scegliere due uomini e una donna o due donne e un uomo, il nome della Schlein toglierebbe molti voti alle candidate del Pd.

Se quindi la frangia rosa rema contro Elly, la segreteria è compatta nel sostenerla. "Con varie sfumature tutti hanno chiesto alla segreteria Elly Schlein di candidarsi". Questo è quanto emerso da fonti interne al Pd al termine della riunione. Una mossa che, se confermata, servirebbe un assist sia a Schlein che, paradossalmente, anche ai suoi oppositori interni. Se il partito superasse il 20% e lei raccogliesse un numero importante di preferenze, allora la sua leadership ne uscirebbe fortemente legittimata, mettendo a tacere i mal di pancia dell'ala bonacciniana.

 

 

D'altro canto, la parte più ostile della segreteria potrebbe sperare in un flop di Schlein. Una sua candidatura potrebbe spingere Giorgia Meloni a sciogliere la riserva e a scendere in campo. Con il polarizzarsi della competizione, un dato determinante potrebbe diventare la differenza nel numero di preferenze delle due. Oltre a questo, il distacco fra Fratelli d'Italia e Partito Democratico diventerebbe un indicatore importante di quanto la segretaria guidata da Elly abbia contribuito a dare slancio al partito. Insomma, Schlein rimane molto tentata, ma le europee potrebbero trasformarsi in una trappola mortale.

 

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