Guai in vista per Michele Santoro e la sua lista, "Pace Terra Dignità", con cui correrà alle elezioni europee dell'8 e 9 giugno. Nel mirino ci finisce il simbolo, contestato dal partito altoatesino "Verdi del Sudtirolo/Verdi-Grüne-Vërc". Il motivo? Le due creature politiche avrebbero contrassegni troppo simili.
I co-portavoce della forza politica altoatesina, Elide Mussner e Luca Bertolini, si sarebbero rivolti a un avvocato per tutelare gli interessi del proprio partito, come spiega il portale informativo specializzato, "I simboli della discordia". Di qui una lettera di diffida che sarebbe stata inviata a Santoro, quale promotore "politico", e al Partito della Rifondazione comunista, quale soggetto politico aderente al progetto. La contestazione riguarderebbe la violazione (preventiva) delle norme elettorali in materia di contrassegni.
Michele Santoro? Sta sempre in tv ma vale meno di Bonelli
Dopo un anno di incessante promozione su La7, Michele Santoro ha lanciato la propria creatura politica, con la quale si ...Il simbolo di "Pace Terra Dignità" è un cerchio rosso con una colomba bianca al centro che ha nel becco un ramo d’ulivo; in basso c'è scritto "PACE TERRA DIGNITÀ". Nella lettera dei Verdi del Sudtirolo/Alto Adige - Grüne Südtirols - Verdi-Grüne-Verc, si segnala che "il partito già dal 2014 [...] risulta iscritto nel registro dei partiti politici riconosciuti ai sensi del decreto-legge 149/2013" e che il suo statuto registrato, all'art. 2, descrive così il simbolo del partito: "Una colomba della pace bianca su fondo verde contornata dalla scritta 'VERDI GRÜNE VËRC'".

La diffida inviterebbe i promotori della nuova lista "a non utilizzare il contrassegno da Voi fino ad ora utilizzato - né per raccolte di firme, né per una successiva partecipazione a elezioni a qualsiasi livello - in quanto evidentemente confondibile con il simbolo storicamente utilizzato dai Verdi-Grüne-Verc in precedenti elezioni".