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Forza Italia, effetto europee: dal sindaco all'ex ministro, chi si unisce

Andrea Valle
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Le adesioni, e i consensi, sono arrivati per tutto il giorno. Ha colto nel segno l’appello lanciato da Antonio Tajani, ministro degli Esteri, vicepremier e leader azzurro, per fare di Forza Italia, in vista delle elezioni europee di giugno, il punto di riferimento dei moderati italiani.

«Si registrano le prime importanti adesioni all’appello rivolto ai movimenti civici di ispirazione cristiana, liberale, riformista, europeista a convergere alle elezioni europee nel sostegno all’unica lista centrista e moderata che è espressione dei valori del Partito popolare europeo, quella con il simbolo Ppe-Forza Italia-Berlusconi», fa sapere con soddisfazione il partito in una nota. I primi firmatari del “manifesto” per promuovere l’unione delle forze che si richiamano ai valori del Ppe sono stati lo stesso Tajani e Claudio Scajola, sindaco di Imperia e più volte ministro nei governi di Silvio Berlusconi. E sabato, sottolinea Forza Italia, si sono unite «autorevolissime figure di amministratori e leader di movimenti civici espressione del buon governo dei territori, in nome degli stessi principi e degli stessi ideali» incarnati dalla maggiore famiglia politica d’Europa, ovvero il Partito popolare europeo.

 

 

 

Tra le altre, sono arrivate le adesioni dei sindaci di Venezia, Luigi Brugnaro, Arezzo, Alessandro Ghinelli, che si candida come indipendente civico alle prossime Europee, di Fiumicino, Mario Baccini, già ministro e parlamentare per più legislature, e il piemontese Giacomo Portas, più volte parlamentare, de “I Moderati”. «Altre adesioni di prestigio sono attese nei prossimi giorni», anticipano fonti azzurre. Particolarmente significativa la sottoscrizione di Portas, alleato per vent’anni con il Pd e ora a fianco di Tajani: «Il Pd perde di vista il mondo moderato perché preferisce inseguire la sinistra e il Movimento cinque stelle. Sono liberi di fare questa scelta, ma io non sono d’accordo».

 

 

 

«Bene proporre Forza Italia come movimento aggregatore di tutte le anime che vedono, nel popolarismo europeo e nelle indicazioni dei padri fondatori dell’Europa, un faro che può orientare tutti i moderati», afferma Maurizio Gasparri, capogruppo azzurro al Senato. «Con questo appello ai movimenti civici che si riconoscono nei valori del Partito Popolare Europe, FI si conferma una forza aggregatrice», gli fa eco Paolo Barelli, capogruppo forzi sta a Montecitorio. «Il movimento azzurro rappresenta in Italia l’unica prospettiva realmente centrista, moderata, coerentemente ancorata ad una storia di centrodestra, e ai popolari europei», aggiunge Roberto Occhiuto, vicesegretario del partito e governatore della Regione Calabria. 

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