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Daniele Capezzone: "Il colpo di grazia al progetto europeo"

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Eccoci ad "Occhio al caffè", la rassegna stampa politicamente scorrettissima curata da Daniele Capezzone, direttore editoriale di Libero. "Oggi in trasferta, speriamo che il collegamento vada bene - premette -. Ma non è andato bene il Consiglio europeo di ieri, la cena informale: quelli della vecchia maggioranza si sono incartati, anche per un gioco di veti interni", ricorda Capezzone.

Il riferimento, ovviamente, è alle trattative per la composizione dei nuovi vertici dell'Unione europea. Il Ppe per ottenere il via libera a un bis di Ursula Von der Leyen alla presidenza della Commissione e di Roberta Metsola alla presidenza dell'Europarlamento avevano posto condizioni giudicate eccessive dai socialisti, "ossia il fatto che l'incarico di Antonio Costa alla presidenza del Consiglio Ue fosse solo per metà legislatura, per poi passare al Ppe. Insomma, i popolari volevano tutti e tre i top-job", rimarca Capezzone. 

"Poi l'atteggiamento ottuso di Donald Tusk da parte dei Popolari e di Olaf Scholz da parte dei socialisti contro Giorgia Meloni: i due dicono di non avere bisogno di altri voti, di non aver bisogno di nulla. La verità, però, è ben diversa", ricorda il direttore. "Tenteranno di rifare il papocchio il prossimo 27 e 28 giugno, per cercare di votare prima delle elezioni legilsative francesi, dopo le quali ritengono che Emmanuel Macron sarà ancor di più uno zombie politico". Il punto, però, è che "già ci sono difficoltà ad accordarsi all'interno. Se poi l'atteggiamento è quello di ignorare, anzi schiaffeggiare, la volontà degli elettori francesi, tedeschi e italiani rischiano di essere proprio gli eurolirici, non gli eurocritici, a dare il colpo di grazia al progetto europeo", conclude Daniele Capezzone. E ora, buona rassegna a tutti...

 

 

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