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Ignazio La Russa fulmina le opposizioni: "L'applauso quando vi fa piacere"

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Il premierato viene approvato al Senato ed tensione in aula a Palazzo Madama durante l'intervento in dichiarazione di voto del meloniano Marco Lisei sul ddl Casellati. Alle opposizioni non vanno giù le parole del senatore di Fratelli d'Italia, che assicura come i poteri del Capo dello Stato "restano pressoché intatti". Più volte il presidente del Senato Ignazio La Russa è intervenuto per chiedere di far parlare Lisei, prima rivolgendosi alla senatrice del Pd Malpezzi poi diretto al senatore Licheri del Movimento 5 Stelle, richiamandolo all'ordine. Quindi un richiamo arriva anche al meloniano Zaffini, suo compagno di partito, e quando dalle opposizioni si leva un applauso La Russa non si trattiene. 

Prima la cronaca. "L'Italia ha un problema di stabilità, che ha una durata media di vita di un anno - esattamente 414 giorni - che qualcuno vuole ignorare e che è costata 265 miliardi negli ultimi 10 anni - ha accusato il senatore di FdI Lisei -. Noi ci siamo assunti la responsabilità di risolvere questo problema". Quindi, rivolgendosi alle opposizioni, ha detto: "Avete sostenuto tutto e il contrario di tutto in questo dibattito ma non avete presentato una proposta alternativa, tranne il gruppo di Italia Viva".

Lisei è stato interrotto più volte dai mugugni e dal rumoreggiare dei banchi delle opposizioni, che il presidente La Russa, ha bacchettato: "Non capisco il tentativo di impedire di esprimere una opinione che, in quanto tale, non è assolutamente diversa da quella di tutto il dibattito". Quindi ha richiamato all'ordine alcuni senatori chiedendo loro "di lasciare esprimere il senatore Lisei senza mugugni di fondo" mentre a chi più tardi lo applaudiva per aver richiamato per lo stesso motivo Zaffini ha replicato fulminante: "Ma l'applauso non può essere selettivo, quando vi fa piacere. O c'è sempre o mai". 

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