
Ilaria Salis, i nostri appunti per la Santa patrona degli abusivi: le questioni aperte

Ed è subito Salis. Giusto il tempo di mettere piede a Bruxelles, e Sant’Ilaria, gran patrona delle occupazioni, regala le prime soddisfazioni agli abusivi di tutta Italia: «Non penso di essere nella posizione di dovermi difendere» perché «credo che i movimenti di lotta per la casa cerchino di rispondere a un problema a cui le istituzioni non sono in grado di rispondere» e «non sempre ciò che è giusto corrisponde a ciò che è legale».
Cominciamo bene, dunque, ammantando un reato, cioè un comportamento illegale severamente punito dai nostri codici, con presunte esigenze sociali che, secondo il Salis-pensiero, lo renderebbero magicamente «giusto». Ci corre l’obbligo di informare la neodeputata – che è anche insegnante: mai dimenticare questo aspetto – che, per questa via e secondo questa sequenza logica, si potrebbe finire per giustificare anche una rapina. Pure il rapinatore può avere le sue esigenze: il piccolo dettaglio è che, in nome di quelle esigenze, arreca un danno grave ad altri. Che facciamo, vogliamo giustificarlo? (...)
"Perché non la chiamo onorevole". Ilaria Salis, l'affondo della Bernardini De Pace
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