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Meloni, lettera ai dirigenti FdI: "La nostra linea è chiara, chi non è il benvenuto"

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"Noi abbiamo fatto della trasparenza e della coerenza i nostri tratti caratteristici": inizia così la lettera che Giorgia Meloni ha scritto ai dirigenti del suo partito, Fratelli d'Italia, dopo l'inchiesta di FanPage su Gioventù nazionale. "Noi facciamo quello che diciamo e siamo quello che appariamo - ha proseguito la premier -. Non c'è trucco e non c'è inganno. Chi crede che possa esistere una immagine pubblica di Fratelli d'Italia che non corrisponde ai suoi comportamenti privati, semplicemente, non ha capito cosa siamo, e dunque non è il benvenuto tra noi".

La Meloni ha spiegato che linea del suo partito "è da sempre molto chiara. Nel 2019 abbiamo aderito con totale convinzione alla risoluzione del Parlamento Europeo 'sull'importanza della memoria europea per il futuro dell'Europa', con la quale si condannavano senza esitazione tutte le dittature del '900 (nazismo, comunismo e fascismo). Un passaggio doveroso e necessario a superare l'odio che ha attraversato l'Europa e guardare a un futuro di pace e libertà". 

"L'adesione a questa importante risoluzione europea - ha ricordato la premier nel passaggio successivo della lettera - segnava lo spartiacque per tutte le forze politiche del continente tra chi ha deciso di lasciarsi alle spalle il passato e chi invece vive ancora di nostalgia e rancore. Ma, per noi - a differenza di quanto accaduto in altri partiti politici, che hanno attraversato questo momento con accesi dibattiti interni, e hanno visto alcuni dei loro esponenti astenersi - è stato naturale votarla". Proprio questo, ha sottolineato la leader di FdI, ha reso "cristallina la nostra posizione sulla storia del '900. Una posizione che non intendo mettere in discussione"

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