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Fanpage e l'inchiesta di Libero, FdI: "Indagano sul centrodestra e sfruttano i giornalisti"

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"Attenti ai buoni", titola Libero in edicola oggi: l'inchiesta firmata da Lorenzo Mottola scoperchia il cosiddetto "metodo Fanpage", il sito che da un paio di anni martella il centrodestra e soprattutto Fratelli d'Italia e Giorgia Meloni a suon di intercettazioni, giornalisti infiltrati, tesi ad hoc spalleggiate da Corrado Formigli a PiazzaPulita.

Il tutto con l'obiettivo chiaro: accreditare lo scenario del ritorno al fascismo, tra lobby nere e gioventù meloniane varie. In alcuni casi, le accuse del sito diretto da Francesco Cancellato ha provocato anche inchieste giudiziarie, scoppiate poi in una bolla di sapone. 

Come ricorda Libero, su Fanpage non sono mancati nemmeno appelli sul salario minimo e firme dei dirigenti del Pd, a testimonianza di quanto il sito sia "contiguo" alle opposizioni. Eppure, scrive Mottola dopo aver spulciato le carte, "i loro giornalisti incassano il 40% in meno degli altri" oltre a imporre clausole piuttosto dure ai collaboratori. Non proprio un approccio coerente. Mentre Fanpage, almeno per ora, non replica, il tema è diventato politico. 

"Inchieste chirurgiche per colpire la destra, appelli per chiedere il salario minimo e poi i propri giornalisti pagati il 40 per cento in meno degli altri. Questo arruolamento di manodopera a basso costo, secondo Libero, avverrebbe mentre crescono gli utili editoriali della Ciaopeople, la società che gestisce il sito d’informazione", sottolinea in un commento Paolo Marcheschi, senatore e capogruppo di Fratelli d'Italia in Commissione Cultura a Palazzo Madama.

"La tanto decantata libertà di stampa - nota sarcasticamente Marcheschi - si persegue anzitutto pagando equi compensi ai giornalisti, non descrivendo fantasiose congetture autoritarie. Se quanto emerso è vero, un’inchiesta seria andrebbe fatta, ma su Fanpage che sfrutta i giornalisti".

 "Preoccupanti interrogativi circa le pratiche contrattuali applicate a dipendenti e collaboratori del sito d`informazione Fanpage, sono stati sollevati da un`inchiesta della testata Libero", aggiunge Tommaso Foti, capogruppo di FdI alla Camera. "A quanto pare, nonostante la crescita degli utili editoriali e l`impegno pubblico di Fanpage a favore dell`introduzione del salario minimo in Italia, secondo il quotidiano Libero emergerebbe - aggiunge - una mancata applicazione di condizioni salariali eque all'interno dell`azienda stessa". "Non è forse il caso che Fanpage, anziché destinare morbose attenzioni a Fratelli d`Italia destinate puntualmente a svanire nel nulla cosmico, destini qualche infiltrato nelle redazioni di Fanpage stessa a riprendere e documentare - di nascosto e sotto false vesti - quanto denunciato da Libero? Siamo certi che ne vedremmo delle belle".

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