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Caso compensi Rai. Slitta la votazione dell'emendamento

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Fumata grigia in Commissione di Vigilanza. Zavoli prende tempo

Roberto Amaglio
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A 24 ore dal divorzio d'oro tra Michele Santoro e “mamma Rai”, il tema della trasparenza dei compensi dei conduttori e degli ospiti della televisione pubblica è approdata oggi anche sui tavoli della Commissione di Vigilanza, presieduta dal presidente Sergio Zavoli. Tante, infatti, sono state le proposte e le provocazioni avanzate dai componenti della Commissione, sia dagli esponenti del PdL, sia da quelli del PD, per evitare compensi faraonici e contratti multimiliardari che di pubblico hanno solo l'indignazione. Il PD ha scelto la linea morbida, proponendo la pubblicazione dei dati sul sito web dell'azienda. Decisamente più ficcante la proposta degli esponenti del PdL, i quali hanno addirittura proposto di inserire i compensi dei conduttori, degli ospiti e degli opinionisti nei titoli di coda dei programmi Rai di servizio pubblico. Tema non caldo, bensì rovente, tanto da costringere il presidente della Commissione, Sergio Zavoli, a chiedere un rinvio della seduta per sondare nel frattempo i pareri dei vari gruppi e, da lì, passare al voto dell'emendamento. I temi su cui si dovrà discutere sono l'individuazione dei programmi di servizio pubblico ai quali applicare la norma e l'opportunità di estendere la previsione ai compensi dei vertici aziendali.

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