Nessun dorma», ammonisce il presidente Sergio Mattarella rivolto all’Europa, mentre l’ex premier Mario Draghi ricorda che per l’Unione europea il tempo è ampiamente scaduto. Sono voci dalla Spagna, italiani in trasferta, vanno raccolte e pesate, sono importanti. Esprimono lo Spirito del tempo? Non del tutto, hanno un comprensibile vuoto di interpretazione che deriva dalla biografia, dalla cultura, sono persone che hanno una storia diversa. Mattarella e Draghi sono da ascoltare, sempre. E la sinistra italiana?
No, è in un imbarazzante stato di confusione mentale al punto (più basso) di presentarsi a Montecitorio con un lenzuolo in testa, pensando di mostrare il fantasma (della campagna sul referendum) e in realtà qualificandosi come un pagliaccio. L’onorevole Magi oggi fa la prima pagina, ma passa anche alla storia come l’esempio del tragicomico istituzionale.
Passiamo oltre, torniamo alle cose serie: l’appello di Mattarella e Draghi incontra limiti oggettivi nello stato delle cose, ne faccio un sommario elenco:
1- L’Europa non ha alcuna centralità nell’indirizzare il futuro, non è un campione dell’alta tecnologia, non ha materie prime (energia e terre rare), fino a poco tempo fa aveva il primato della manifattura, ma oggi è insidiato dalla Cina. L’Europa è una potenza del passato;
2- Siamo in un’epoca dominata dagli Imperi, tutto il resto una comparsa nel grande teatro della storia: gli Stati Uniti sono gli eredi dell’ex Impero britannico, la Russia è la continuazione dell’Impero sovietico, la Cina dell’Impero celeste, l’Iran è la Persia, la Turchia è l’Impero ottomano. Che cos’è l’Europa? Non è un Impero, non ha neppure un numero di telefono, è irrilevante;
3- L’Italia in questo scenario non è una grande potenza dal punto di vista economico e militare, ma ha uno straordinario arsenale di relazioni e cultura, un potente soft power costituito dall’essere al centro del Mare Nostrum e sede dell’antico Papato (un altro Impero) che dispone di una rete globale di nunziature capaci di trasmettere e ricevere i messaggi della diplomazia mondiale. Roma è la Città Eterna perché ha il Papa e con Leone XIV tutto questo si vedrà - è già esposto - e se guardiamo a Parigi, a Londra e a Berlino vediamo con chiarezza... il niente. L’asse franco-tedesco non c’è, l’Inghilterra è fuori dal grande gioco e per contare può essere solo una scia dell’America;
4 - Siamo al cospetto del fallimento dell’idea illuminista, la cultura europea è nichilista, nega la speranza di Dio, non è laica ma è laicista, avendo fallito l’obiettivo del Paradiso in terra, è essa stessa decaduta, rovinata. È succube della tecnica, dunque è contro l’umanesimo, dogmatica, assolutistica, non coltiva i classici, infanga il sacro, adora il vuoto;
5 - Questo è il quadro, dunque non è un caso che lo Stato mediatore della possibile pace in Ucraina sia la Turchia, l’ex Impero tra Oriente e Occidente guidato da Erdogan che fa leva non solo sui suoi stretti rapporti con la Russia e l’Occidente (la Turchia ha il secondo esercito della Nato), ma fa valere una storia millenaria dove per un’incredibile carambola della storia il Concilio di Nicea del 325 promosso dall’Imperatore Costantino diventa celebrazione, primo viaggio di Papa Leone XIV, un nuovo inizio 1700 anni dopo;
6- Tra le potenze imperiali la Russia può cadere? È una domanda inutile, perché la Russia è già caduta, era l’Unione sovietica, si dissolse nel 1991, ma a dispetto della narrazione ufficiale, non è mai sparita, semplicemente si è trasformata, mascherata, per tornare a essere quella che era con gli zar: autocratica, senza libertà, piena di spie, senza futuro e con un eterno presente. Vladimir Putin continua a giocare a scacchi la partita dei Romanov;
7 - Gli Imperi che ritornano, questa è la chiave per leggere la contemporaneità. Oggi la Cina è il più temibile nuovo Impero, perché è il più paziente, immutabile, pervasivo, esteso, ramificato. È tra noi e nessuno se ne accorge, consiglio la lettura dell’ultimo libro di Stella Rimington, ex capo dell’MI5 inglese, donna straordinaria, intitolato “The Hidden Hand”, dice tutto sulla capacità di Pechino di penetrare nelle nostre vite, a livelli impensabili. La letteratura anticipa, materializza, mette nero su bianco quello che accadrà.
8 - Papa Leone XIV non è arrivato a caso, ha la missione di salvare l’Occidente: la cultura europea ha distrutto il sacro fino a negare Dio, un Pontefice che parla di Cristo, del Vangelo, di Dio, suona quasi come un’eresia. È questo, la parola di Dio, che rende il suo messaggio rivoluzionario.
9 - E qui veniamo all’altro pilastro, gli Stati Uniti e la presidenza di Donald Trump. Quanto può sopravvivere a se stessa un’Europa anti-americana, anti-trumpiana, ideologicamente cieca, incapace di ripensare se stessa, senza difesa, demograficamente morta, con le culle vuote, con le chiese vuote, periferica pur essendo ancora al centro di un passato che crea stupore?
10 - La crisi europea non è quella italiana, è della Francia e della Germania. Quando si dipinge un’Europa ripiegata su se stessa, bisogna cominciare a dire che non riguarda noi, non l’Italia. Su questo punto, persone autorevoli e ascoltate come Sergio Mattarella e Mario Draghi devono essere più esplicite, la stabilità italiana non è un dato scontato, così come l’innegabile influenza acquisita a Bruxelles e a Washington. La destra ha dimostrato di essere affidabile e capace di governare nell’interesse degli italiani. Gli appelli sull’Europa sono importanti, ma cadono nel vuoto nel momento in cui non si conosce e riconosce lo spirito del tempo, è chiaro anche all’uomo della strada che siamo di fronte a eventi che non sono nelle mani della sinistra, è la destra a dare forma al racconto. È un fenomeno che parte dagli Stati Uniti e tocca il cuore dell’Europa, è la realtà, non parlarne non cambierà il corso della Storia.